Legge elettorale: caos alla Camera. Un errore svela i franchi tiratori, PD “Legge elettorale morta”

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Milano 9 Giugno – La legge elettorale torna in Commissione alla Camera. E’ quanto ha deciso l’aula di Montecitorio alla fine di una giornata convulsa con non pochi colpi di scena.

IL TABELLONE – C’è stata bagarre in Aula alla Camera sulla legge elettorale quando, in mattinata, il tabellone elettronico situato in alto nell’emiciclo mostra per errore l’andamento della votazione a scrutinio segreto sull’emendamento Biancofiore che poi ha mandato momentaneamente in pezzi l’alleanza elettorale tra Fi-Pd-M5S-Lega.

Il ‘problema tecnico’ dura pochi secondi ma quei pochi istanti (grazie alle lucine rosse del voto contrario, alle verdi di quello favorevole e bianche per l’astensione) bastano a far vedere come hanno votato i vari deputati. Pochi istanti per ‘svelare’ voti favorevoli nei banchi del Pd e di Forza Italia.

Il ‘giallo’ del tabellone manda in tilt l’Assemblea di Montecitorio e scatena un polverone di polemiche. Nel mirino anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, accusata da alcuni parlamentari di non aver avvisato per tempo che stava per scattare una votazione segreta.

Alla vista del tabellone Boldrini si è scusata: ”C’è stato un problema tecnico, avevo già detto che era un voto segreto, colleghi c’è stato un disguido”. Ma il clima ormai si è fatto incandescente.

RENZI– “O la legge elettorale si fa entro il 7 luglio o non si fa più”. Matteo Renzi lo aveva spiegato con chiarezza nei giorni scorsi e oggi, dopo il caos alla Camera e la fine del patto elettorale ‘a 4’, al Nazareno il leader dem ha potuto ribadire le sue ragioni. Ma senza arrivare a conseguenze definitive. Renzi aveva già convocato la segreteria per oggi e la riunione è andata avanti tra ‘stop and go’ di pari passo ai lavori di Montecitorio, in attesa che parlamentari come Lorenzo Guerini e Ettore Rosato (ma c’era anche Luigi Zanda) portassero notizie di prima mano dall’aula. Renzi, spiega oggi chi ha parlato con lui, ha le idee molto chiare sulle responsabilità del ‘kaputt’ del tedesco: “Il Pd ha avuto un comportamento molto serio, ha fatto tutto il possibile. Sono i M5S che cambiano idea ogni giorno, non vogliono decidere”.

GRILLO– “Oggi la legge elettorale è stata affossata. Ma è una cosa meravigliosa: noi chiedevamo una legge elettorale per tutto il Paese ma è stata presentata una mozione, non vi dico chi ha detto ‘non la vogliamo per tutta l’Italia, la vogliamo diversa per il Trentino e allora io ho detto: andiamo tutti in Trentino”. Così Beppe Grillo ad Asti per una iniziativa elettorale a sostegno del candidato sindaco Massimo Cerutti.

ALFANO– “Il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio sappiano di potere contare, in questa fase così delicata, ancora una volta, su Alternativa Popolare come una forza politica seria, affidabile per le istituzioni e che ha a cuore l’interesse nazionale, a partire dalle grandi questioni di politica economica”. Lo dichiara Angelino Alfano, il presidente di Alternativa Popolare, al termine della riunione della segreteria politica, che si è svolta presso la sede di Ap.

BERLUSCONI – “Sta ora alle forze politiche dalle quali quell’accordo era nato, prima di tutto il Pd, continuare sulla sola strada che consente elezioni rapide con una legge elettorale adeguata” scrive Berlusconi in una nota. “Se il partito di Renzi non lo facesse, prendendo a pretesto un incidente d’aula, si assumerebbe una grave responsabilità. Mi auguro che il senso di responsabilità verso gli italiani prevalga anche nel M5S, che se davvero è interessato ad andare presto al voto, e non agisce solo strumentalmente, dovrebbe favorire la rapida approvazione di una legge ampiamente condivisa”.

FIANO – E su Twitter il deputato democratico e responsabile riforme e sicurezza segreteria nazionale Pd, Emanuele Fiano, scrive: “I Cinque stelle fanno fallire la legge elettorale. Per pochi secondi il voto è stato palese, loro hanno votato a favore questa è la prova”.

GUERINI – “Per noi non ci sono le condizioni per andare avanti, i 5 stelle hanno ucciso la legge elettorale ” ha detto il deputato Pd Lorenzo Guerini parlando con i cronisti alla Camera. In precedenza, al termine della seduta in aula, aveva detto: “Ora bisogna fare una valutazione, vanno verificate le condizioni minime per andare avanti”.

“Due terzi del gruppo M5S esultava nel momento del voto” dell’emendamento Biancofiore che poi ha mandato momentaneamente in pezzi l’alleanza elettorale tra Fi-Md-M5S-Lega, basti dire che si tratta “di un emendamento che lo stesso M5S aveva bocciato in commissione”, ha ricordato Guerini. “Se Fico vuole essere conseguente con quanto affermato in aula ritiri gli emendamenti M5S, sennò è complicato andare avanti”.

(Adnkronos)

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