La metro in mano a Trenitalia è un disastro annunciato

Milano

Milano 10 Giugno – Questo non sarà un lungo articolo. Si propone, in fondo, di fare un piccolissimo paragone. Ieri è stato, infatti, firmato un accordo fatto mesi fa, che vede la linea Lilla passare sotto il controllo di Trenitalia. Questa la notizia di Repubblica:

La linea 5 della metropolitana milanese è un tassello importante nella strategia dell’ad Renato Mazzoncini che ha puntato gran parte del piano industriale del Gruppo Fs nella mobilità integrata. Fs è già partita all’assalto del trasporto pubblico locale delle città italiane (dall’Ataf di Firenze all’Umbria a Padova e Salerno) ma la linea Lilla rappresenta l’ingresso delle Ferrovie nella rete delle metropolitane di una grande città. Un passo decisivo anche per il futuro e per i destini di Trenord, l’azienda del trasporto ferroviario lombardi su cui deve decidere la Regione Lombardia.

L’enfasi su Padova è mia. E mi serve per introdurvi la seconda notizia, presa da Il Mattino di Padova, sempre del Gruppo l’Espresso:

Niente bus né treni, 70 comuni padovani isolati nei giorni festivi 

Basta fare due conti con l’elenco dei 104 comuni della provincia per constatare che, a partire da domani, ogni domenica saranno 85 i comuni padovani a non essere serviti dai mezzi pubblici su gomma, che, in questo caso, sono quasi tutti quelli collegati da Busitalia Veneto, se si escludono quelli serviti dalla trevigiana Mom, ad esempio quelli del Camposampierese, e dalla nuova società vicentina nella zona tra Cittadella e il capoluogo berico.

Treni. I comuni totalmente isolati scendono a 70 se si tiene conto delle zone dove, sempre nei giorni festivi, non arriva la corriera e nemmeno i treni regionali.

Ecco, questi sono i brillanti risultati di avere un monopolista nel trasporto locale. Non essendoci concorrenza, uno se ne frega amabilmente di investire. Tanto il cliente non può scegliere altro. Questa è la differenza tra una cultura di mercato ed una cultura socialista. La prima si rende conto che servire il mitico comune di Vergate sul Membro può non essere un’idea profittevole. Ma lascia la porta aperta, perché magari qualcuno un modo per farlo e stare nei costi lo trova. Il socialista vende M5 a Trenitalia, convinto che quest’ultima investirà, per poi ottenere i bellissimi risultati di cui sopra. Inoltre, non dimentichiamolo, a Trenitalia la M5 serve per poter andare a vendere all’estero. Di quello che succede a Milano può ampiamente fregarsene…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.