Darsena, tuffi proibiti: multe da 150 euro, Duomo blindato: controlli rafforzati ovunque

Milano

Milano 14 Giugno – Si sono tuffati in quattro dai ponticelli nello specchio d’acqua della Darsena. Difficile sapere se a spingere i giovanotti — tre italiani e uno straniero — a cimentarsi in tuffi acrobatici, di testa e all’indietro, dal ponte di via Gorizia e poi dal lato di via D’Annunzio, sia stato un pizzico di esibizionismo o solo la calura estiva. Il divertimento s’è protratto per quasi un’ora, con tanto di spettatori occupati a riprenderli. Finché i sommozzatori della Polizia locale che presidiano l’area giorno e notte (quando sono chiamati a ripescare gli ubriachi che scivolano in acqua) li hanno fermati ad uno ad uno, invitandoli a uscire. I quattro non dimenticheranno però la giornata dei tuffi: costerà alle loro tasche 150 euro.

Nel porto di Milano, infatti, valgono le regole dei Navigli, Grande e Pavese. Vige il divieto di balneazione fatta eccezione per occasioni speciali come i grandi eventi organizzati, quali la nuotata del «Cimento», per esempio. L’acqua è pulita. E il divieto, come ricorda la direttrice del Consorzio Villoresi Laura Burzilleri, è «legato a ragioni di sicurezza, per la presenza di correnti insidiose anche per i nuotatori più esperti». Mentre in Darsena è soprattutto dovuto «alla presenza di natanti in movimento». La sanzione può arrivare fino a mille euro.

Dalla movida ai bacini d’acqua per finire con i grandi concerti di piazza, s’è aperta la lunga stagione estiva di divieti e controlli. L’attentato di Londra e i fatti di piazza San Carlo a Torino — con oltre 1.500 feriti a causa del panico — hanno riacceso il faro sulla sicurezza degli eventi in luoghi pubblici. Per essere salvaguardati gli spazi di libertà richiedono misure adeguate. Il modello Milano — con il limite di accessi in piazza del Duomo fissato a quota 25 mila persone, i divieti di portare con sé botti e bottiglie e di vendita di superalcolici — ha superato il primo test domenica.

Ad aprire la stagione dei tanti eventi pubblici in calendario fino alla fine di luglio è stato il concerto della Filarmonica diretto da Riccardo Chailly. Ma si lavora già per i live a San Siro, il Milan Summer Festival all’Ippodromo e gli appuntamenti nell’area Expo. Ogni evento è un caso a sé. E ora nell’agenda delle istituzioni c’è l’appuntamento attesissimo con la sesta edizione di «Radio Italia Live», l’evento gratuito di musica italiana di domenica 18 giugno (confermati alla conduzione Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu), per il quale è prevista un’affluenza di centomila persone.

Lunedì l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza ha incontrato gli organizzatori. L’idea di allestire due maxischermi — in piazza Cordusio e in Galleria Vittorio Emanuele —, una sorta di piano B per spalmare su tre spazi il pubblico, non sembra infatti realizzabile. Le misure di sicurezza dettate dal capo della Polizia Franco Gabrielli — che prevede sbarramenti, steward, un numero di forze dell’ordine adeguati — non sembrano consentirlo. La decisione finale sul numero di persone a cui aprire piazza del Duomo e sulla gestione dell’evento sarà comunque presa mercoledì, nel corso del Comitato dell’ordine pubblico e della sicurezza.

Paola D’Amico (Corriere)

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