Milano 16 Giugno – Se vi trovate sull’orlo di una crisi di nervi provate ad adottare un cane o un gatto. Fanno bene alla salute mentale.
Capita sempre più spesso di incontrare esseri umani stressati, irascibili, arrabbiati col mondo intero, basta un niente perché ti aggrediscano e ti prendano a male parole. Uomini e donne sull’orlo di una crisi di nervi. Quando capita di non poterli proprio evitare mi viene di dire: ma prendetevi un cane, un gatto, un coniglio, un criceto, un canarino, un pesce rosso. E placatevi. Fate un salto nel nobile mondo degli animali e imparate da loro come si sta al mondo. Soprattutto negli ultimi tempi, la salute mentale dei miei simili desta grande preoccupazione (l’anno scorso in 330 mila hanno avuto accesso per la prima volta a un servizio psichiatrico) ecco perché mi piace menzionare lo studio inglese, dei ricercatori di Manchester, appena pubblicato sulla rivista BmePsychiatry, che rivela l’importanza di cani e gatti, che donano ai padroni non soltanto il loro amore, ma anche una sorta di stabilità emotiva in grado di lenire i disturbi e i traumi psicologici. Fanno sì che l’adorato compagno bipede diventi più responsabile e capace di autocontrollo.
Considerare il cane solo un animale da guardia e il gatto un cuscino da salotto, fa parte del passato. «Sono una fonte di supporto importante nella gestione di problemi mentali a lungo termine », spiegano i professori che hanno condotto lo studio . Infatti, nonostante i benefici della pet therapy siano ormai noti, la psichiatria non si era ancora concentrata sulle potenzialità della loro presenza nella vita quotidiana di persone psicologicamente fragili. Ed è proprio su questo tema che la ricerca fa luce. L’autrice dello studio, Helen Brooksrsità, insieme al suo team, ha chiesto a 54 volontari con disturbo bipolare o schizofrenia di valutare quali aspetti della loro vita fossero più funzionali nell’aiutarli a gestire la loro condizione. È emerso che il 60 per cento dei volontari poneva il proprio animale domestico al vertice della lista. Il restante 20 per cento posizionava il proprio amico a quattro zampe nella seconda fascia di supporto. «Le persone -spiega la dottoressa Brooks -credono che il loro animale domestico svolga un ruolo positivo nella loro vita, aiutandoli, ad esempio, a gestire la vergogna associata alla loro condizione, accettandoli senza giudicarli. Gli animali vengono inoltre considerati particolarmente utili durante i momenti di crisi. Offrono un supporto incondizionato, che spesso queste persone non ricevono dalle proprie famiglie o dalla società. Quindi sono importanti per la loro salute. In alcuni casi sono proprio gli animali a distrarre i padroni da pensieri suicidi». Dunque, per tornare all’inizio, se vi sentite particolarmente stressati e nervosi, fatelo un salto nei canili e gattili, magari vi evita di entrare nel rapporto sulla salute mentale del ministero della Salute. Che denuncia: l’anno scorso quasi un milione di italiani hanno ricevuto assistenza per disturbi mentali in servizi specialistici,in particolare circa 800 mila in strutture psichiatriche territoriali, altri 110 mila in strutture psichiatriche ospedaliere. Che dire. I disturbi più diagnosticati sono stati la depressione, la schizofrenia, le sindromi nevrotiche e somatoformi. Il rapporto,appena uscito, però esclude i minorenni e alcune Regioni che non hanno inviato i dati al sistema informativo , ovvero Sardegna,Valle d’Aosta e Provincia autonoma di Bolzano. Per non parlare di quei milioni di pillole…Solo lo scorso anno sono stati consumati (in assistenza convenzionata) 34 milioni di confezioni di antidepressivi per una spesa lorda complessiva pari a 379 milioni di euro; 4 milioni 600 mila confezioni di antipsicotici per una spesa di 66 milioni di euro; circa 884mila confezioni di litio per 3,6 milioni di euro. Mentre 639 mila confezioni di antidepressivi e 6,7 milioni di antipsicotici sono stati erogati in distribuzione diretta.
DANIELA MASTROMATTEI da (Libero)
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845
Non mi trovo assolutamente d’accordo.
Per quanto la vicinanza di un animale domestico sembri portare dei benefici sulla salute mentale di una persona, non si significa che questa riesca così a risolvere i propri problemi di natura psicologica.
Il rischio semmai, è proprio quello di autoconvincersi di uscire dalla propria condizione di strees e nevrosi, solo grazie alla compagnia in casa di un animale, che diventa immancabilmente oggetto di salvezza per il psicolabile di turno.
Innanzitutto gli animali non sono oggetti utili a riempire i vuoti interiori di persone con disagi mentali e paranoie e varie.
Sono esseri liberi, che dovrebbero passare la propria esistenza in totale libertà, e non chiusi negli appartamenti delle persone. Gli animali si imparano a conoscere ed apprezzare se lasciati liberi.
Non esistono animali domestici, questa è una invenzione distorta dell’uomo che pensa di potere trasformare ogni cosa a proprio favore, condizionando anche la vita di esseri che non gli hanno chiesto proprio nulla!
Se proprio desideri imparare ad amare e comprendere il significato di essere responsabile, allora inizia ad osservare la totalità della vita in ogni singolo istante, osservare cosa accade attorno a te, e iniziando a considerare di fondamentale importanza ogni i cosa, senziente e non senziente.
Impara ad osservare come gli animali nella loro semplicità si acccettano e accettano, impara ad osservare il mondo delle piante, ascolta la vita che pulsa dal cuore degli alberi e dei fiori, impara as apprezzare ogni singola creatura e accettare ogni cosa per ciò che è, e non per ciò che vorremmo fosse utile soltanto per noi.
Non siamo qui per incartarci nel nostro ego, bensì per vivere liberamente.
Animali domestici o no, se non si è in grado di aprirsi alla vita in questo modo, è impossibile uscire dai problemi del proprio piccolo io, crescere e divenire persone mature e responsabile.