LA RICERCA Il rapporto precoce con Fido previene i disagi psichici
In uno studio americano sull’obesità infantile è stato osservato che la compagnia degli animali riduce l’agitazione dei piccoli.
Tra i disturbi più frequenti cui vanno incontro i bambini ci sono i disagi psichici e l’obesità. L’età infantile e adolescenziale è un fertile terreno di coltura per una certa tendenza all’impulsività, all’ìperattìvìtà o alla disattenzione. I bambini in età prescolare hanno molta energia e sono sempre in movimento, così come, molti adolescenti attraversano una fase in cui rifiutano l’autorità e si mostrano disordinati, disorganizzati e disattenti. Non per questo sono malati ovviamente, ma è certo invece che oltre il 13% dei ragazzi tra i 9 e i 17 anni di età soffrono di un disturbo d’ansia minore che può preludere a stadi molto più seri. Per i disturbi d’ansia che interessano bambini e gli adolescenti, così come per gli adulti, sono da tempo disponibili diversi tipi di trattamento, tra i quali spiccano i farmaci e la psicoterapia in combinazione. Oggi, grazie allo studio condotto da un’équipe di ricercatori statunitensi, potrebbe affiancarsi un’altra valida terapia alle due appena descritte. Tenere un cane in famiglia quando il bambino è ancora piccolo,in modo che possano crescere assieme. Non è una novità che i cosiddetti pet (animali d’affezione) possano dare una robusta mano, sul piano dell’umore, a uomini e donne d’ogni età (ma soprattutto anziani) nel rischiarare giornate in cui il buio si addensa in maniera pesante sull’anima, come non è una novità che i bambini che crescono assieme a cani e gatti avranno meno problemi di allergie e forme asmatiche in età adulta. Così un team di psichiatri del Bassett Medìcal Center di New York, ha portato a termine uno studio finanziato da alcuni istituti che si occupano della salute mentale giovanile. In realtà, i ricercatori stavano indagando sull’obesità infantile, sulla base di quanto già scoperto in Australia e Gran Bretagna, ovvero che il possesso di un cane è correlato a una minore pinguedine nei bambini dai 5 ai 7 anni di età .
Studiando ulteriormente questo dato, gli americani si sono accorti che i bambini conviventi con un cane soffrivano significativamente meno di disturbi d’ansia, rispetto a quelli che di cani non ne avevano. Gli studiosi hanno osservato un campione di 643 bambini di un’età compresa fra 4 e 10 anni per un periodo di 18 mesi in una struttura pediatrica appositamente organizzata. Il 58% di questi bambini era proprietario, presso l’abitazione dei propri genitori, di almeno un cane. Mentre non si sono notate significative differenze per quanto concerne l’obesità e l’attività fisica in generale, si è invece notata una netta differenza nei test psicologici che riguardano ansia e disturbi emozionali. Quasi il doppio dei bambini che non convivevano con un cane rispondeva ai test sull’ansia con un punteggio nettamente superiore ai bambini che invece possedevano un cane. Naturalmente sono state le debite valutazioni sul fatto che le famiglie in possesso di un cane hanno mediamente conoscenze maggiori e maggiore attenzione sulla salute dei bambini e un ambiente più favorevole alla loro socializzazione. Nonostante questi fattori è comunque emersa con chiarezza la positività di un rapporto precoce tra cane e bambino, nella prevenzione dei disagi psichici maggiori in età adulta. Una cura piacevole, dolce, istruttiva, poco costosa e sicuramente priva di effetti collaterali, a parte qualche slinguazzata sulle gote.
Oscar Grazioli
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845