Più autonomia per Amsa, più servizi ai milanesi

Fabrizio c'è Milano
Milano 3 Luglio – Giovedì scorso il Consiglio Comunale ha approvato una mia mozione per concedere maggiore autonomia ad Amsa.
Tutti sappiamo quanto sia fondamentale il ruolo di Amsa per tenere Milano pulita.
Certo ci sono molti problemi di decoro e degrado in città ma sono imputabili allo scarso controllo del territorio da parte di Comune e Vigili, alla presenza di irregolari e rom che non rispettano le regole.
I lavoratori di Amsa i loro giri, la loro spazzatura e raccolta la fanno tutti i giorni, con dedizione e con una produttività che non ha eguali nel panorama dei servizi pubblici ambientali in Italia. D’altronde la pulizia è il biglietto da visita della città, dal Duomo alla periferia e questo è uno dei primi obiettivi di ogni Sindaco e di ogni schieramento politico.
Amsa, che prima era una società comunale, è stata conferita al colosso A2A, la società quotata in borsa che si occupa di produzione e distribuzione di energia, di illuminazione e di ambiente. Anche grazie a questo conferimento il Comune di Milano controlla, assieme al Comune di Brescia A2A: ognuna delle 2 città ha il 25% delle azioni mentre il resto è sul mercato.
Negli ultimi anni questo ha portato ad alcune tensioni. I manager di A2A vogliono applicare ad AMSA le loro politiche di gruppo, centralizzando le funzioni per fare economie di scala.
Tutte cose anche giuste se applicate al comparto elettrico, ma Amsa ha una identità molto diversa: deve garantire un servizio capillare fatto di più di 3000 uomini in un territorio difficile, giorno e notte. Qui conta prima di tutto la soddisfazione dei cittadini che pagano la bellezza di 300 milioni di TARI per avere qualità ambientale.
Ecco perché la mozione di cui sono primo firmatario impone ai dirigenti di A2A, che rispondono all’azionista Comune di Milano, di mantenere l’autonomia decisionale di Amsa. Per continuare ad essere azienda e non diventare una semplice divisione, bisogna mantenere le funzioni del personale, della comunicazione, degli acquisti etc all’interno di Amsa e guidate da Amsa. Solo così si può mantenere e  migliorare la qualità del servizio oggi raggiunta, investendo ancora sugli uomini e sugli impianti.
Inoltre la mozione chiede di riequilibrare il peso nella sub holding A2A Ambiente dove fino ad oggi il Comune di Brescia ha spadroneggiato pur essendo Milano un banco di prova molto impegnativo in termini di pulizia e rifiuti.
La mozione è stata approvata all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale e questo è un messaggio molto chiaro al management di A2A.

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