Milano 5 Luglio – Quattro minorenni sono stati arrestati dalla polizia: sono accusati di 12 rapine commesse a Milano. Gli investigatori del commissariato Quarto Oggiaro (quartiere popolare alla periferia nord-ovest del capoluogo lombardo), che hanno eseguito le quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, hanno sottolineato che la caratteristica della baby gang era la violenza con cui si scagliava contro le vittime, in stile “Arancia meccanica”. Come detto gli arrestati sono tutti giovanissimi: quattro cittadini italiani minorenni di 15, 16 e due di 17 anni. I quattro minori con cittadinanza italiana, ma di origini egiziane e albanesi, erano noti agli agenti del Commissariato di Quarto Oggiaro già da alcuni anni quando si erano resi responsabili di alcuni atti di bullismo presso gli oratori del quartiere.
“Quando li abbiamo arrestati si sono fatti forza dicendo ‘ora andiamo a fare casino al Beccaria’ – ha raccontato Antonio D’Urso, dirigente del commissariato -. Gli episodi che abbiamo registrato dimostrano un disvalore sociale enorme. Anche il gip ha sottolineato la loro efferatezza e violenza”. Gli arrestati – stando a quanto emerso – sono poi passati a commettere numerose rapine spesso con atti di violenza gratuita nei confronti delle vittime. Le rapine al momento ufficialmente attribuite a questo gruppo sono dodici, sono state commesse in un hotel, in alcuni negozi e anche in strada, vicino all’Arco della Pace, ai danni di cittadini colpiti con violenza e derubati di telefonini, pc o tablet. Le vittime erano soprattutto cinesi, anche minorenni.
Durante le perquisizioni in casa della banda, sono stati trovati un fucile di precisione, un fucile a pompa e due pistole, tutte fedeli riproduzioni senza il tappo rosso. “In un caso hanno fratturato il dito a una donna a cui hanno strappato la borsa – ha continuato D’Urso -. In un altro hanno colpito un uomo col calcio della pistola provocandogli una ferita alla testa che ha reso necessari 10 punti di sutura”. Tra i reati contestati c’è la rapina di una Porsche Cayenne a un uomo a cui hanno puntato la pistola in faccia. Hanno usato l’auto solo per sfrecciare tra le vie del quartiere e per farsi vedere in zona. La vettura è stata ritrovata sotto casa di uno dei ragazzi, durante i rilievi per raccogliere le impronte si divertiva ad attivare la chiusura delle portiere col telecomando. Notevole anche la loro presenza sui social, dove mostravano armi e oggetti di valore presi con la forza. Compaiono anche nel video di un rapper locale interpretando il ruolo della gang.
I quattro giovani avrebbero anche un legame con un 23enne di origine egiziana già in carcere per detenzione di 200 grammi tra marijuana e hashish. Il maggiorenne era considerato il capo e punto di riferimento della baby gang, forniva droga e supporto tecnico come armi e passamontagna. I ragazzi ricambiavano con il bottino dei colpi, per lo più cellulari e contanti ma anche prodotti diversi. In un caso, infatti, hanno portato via a un ragazzo aggredito all’Arco della Pace un paio di scarpe da 530 euro. Le 12 rapine finora accertate a loro carico sono avvenute da aprile scorso ad oggi, sono in corso accertamenti in merito ad altri episodi attraverso la verifica di intercettazioni telefoniche e impronte digitali. (Il Giorno)
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845