Milano 6 Luglio – Regione Lombardia ha approvato -finalmente- le”linee guida” per lo svolgimento dei servizi a supporto dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, già di competenze delle Province (in base a quanto previsto dalla legge regionale 19/2007). Si conclude così una polemica che si era generata tra la Regione e gli enti locali intermedi -Città metropolitana e Province- sulle competenze e le risorse per l’erogazione di questo servizio. Ora il provvedimento varato da Palazzo Lombardia mette a disposizione 8,5 milioni di euro per l’anno 2017 per garantire questi servizi.
«Siamo soddisfatti per l’esito di questa vicenda -ha detto Alberto Fontana, presidente di Ledha -. Il fatto che Regione Lombardia abbia preso l’iniziativa per risolvere un problema molto grave, e che riguardava tanti bambini e ragazzi con disabilità, è un fatto molto positivo» . Le “linee guida” approvate dalla Giunta Regionale, attribuiscono le competenze, un tempo in capo alle province, in parte ai Comuni e in parte alle nuove Ats (Agenzia di Tutela della Salute) che hanno assunto alcune competenze delle ex Asl. Nello specifico i Comuni dovranno garantire il servizio di assistenza ad personam («assistenza per l’autonomia e la comunicazione»)e il servizio di trasporto per tutti gli studenti con disabilità che frequentano le scuole superiori e i corsi di formazione professionale: analogamente a quanto già garantiscono agli studenti con disabilità delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Le Ats invece dovranno garantire l’insieme di servizi necessari a garantire l’inclusione scolastica degli alunni e studenti con disabilità sensoriale in tutte le scuole, di ogni ordine e grado. Le famiglie interessate potranno rivolgersi alle scuole per richiedere l’attivazione dei servizi.
(L’Avvenire)
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