Milano 6 Luglio – Gli archivi di maison Dior sono stati ben studiati da Maria Grazia Chiuri che li ha interpellati con cura, rendendo omaggio alle fatiche del fondatore del marchio, Christian Dior.
Una Haute Couture autunno/inverno 2017- 2018 che focalizza l’attenzione sui capispalla ma che non dimentica la direzione intrapresa dalla stilista romana: ringiovanire il marchio di lusso francese con accenni mascolini intesi come la ricerca osannata di assoluta libertà.
Predomina il grigio proposto in diverse tonalità, intervallato da un magistrale rosso e da schizzi di colore nero che appaiono soprattutto su abiti da sera e gonne in tulle a pois.
Un certosino patchwork rammenda le ispirazioni wild che la Chiuri ha introdotto nel marchio con la Cruise 2018. In vero, il popolo Navajo sembra risplendere in alcuni capi di questa collezione.
La femminilità è sussurrata attraverso abiti eleganti e affascinanti. La seta libra nell’aria e accarezza candidamente le curve femminili, la scollatura a ventaglio armonizza la silhouette.
Lo spolverino ricamato diventa l’emblema di un défilé che non teme di avvalorare i nuovi codici estetici introdotti con Maria Grazia. Così come la tuta aviator in montone, tanto old style, quanto attuale.
L’iconica giacca Bar è stata rivista con una trama ricamata conservando, allo stesso modo, la foggia consueta.
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Stefania Carpentieri
(Fonte immagini Madame le Figaro)
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