Si chiama house sitting l’ultima frontiera della sharing economy. In cambio di piccoli lavori domestici si guadagna l’ospitalità in tutto il mondo. Dal casolare sui colli toscani alla villa da sogno hollywoodiana
Andare in vacanza spendendo solo i soldi del biglietto aereo. Un sogno che, grazie alla cosiddetta sharing economy, è diventato realtà per milioni di persone in tutto il mondo. Il segreto sta nella condivisione. Di un passaggio auto, di una casa, ma anche di una serie di incombenze: dalla cura degli animali a quella delle piante. Una delle ultime frontiere è stata battezzata house sitting e consiste nel mettere a disposizione gratuitamente la propria abitazione ai viaggiatori che, in cambio, svolgono alcuni lavori domestici. Il fenomeno è nato all’estero, in particolare negli Stati Uniti, in Canada e in Australia, ma pian piano si sta diffondendo anche in Italia. E così sempre più italiani si uniscono alla community degli utenti dei portali che però, almeno per il momento, sono tutti americani e di conseguenza in lingua inglese. Il sistema è molto semplice: basta iscriversi fornendo le proprie credenziali, e decidere se offrire una casa o farsi ospitare mettendo a disposizione una parte del proprio tempo libero. C’è chi chiede di badare al cane mentre si trova dall’altra parte del mondo e chi, invece, di annaffiare le piante una volta al giorno. Si tratta di piccoli lavoretti, necessari per guadagnarsi l’ospitalità. I maggiori siti presenti sul Web mettono in contatto domanda e offerta e garantiscono la sicurezza grazie al sistema, ormai collaudatissimo, dei feedback. Ovvero delle recensioni della Rete.
CASE VACANZE FAVORITE
Il successo è assicurato anche per quest’estate visto che, secondo le previsioni di Ipsos-Europ assistance, il risparmio è destinato a essere ancora la parola d’ordine. Dovrebbero essere un po’ di più gli italiani in partenza -il 61 per cento, contro il 52 per cento dello scorso anno -, ma per un periodo più breve. In media, poco più di una settimana (per il 40 per cento) o addirittura un weekend lungo. Si riduce anche il budget che, rispetto al 2016, dovrebbe essere più basso del 15 per cento a testa, arrivando a sfiorare 1.800 euro per nucleo familiare. Insomma, in un contesto di crisi economica che ancora costringe molte persone a fare sacrifici, poter partire spendendo pochissimo rappresenta un’occasione imperdibile.Rispetto ai tradizionali hotel, le case vacanze sono nettamente favorite. Il 31 per cento dei nostri connazionali le ha già prenotate, mentre il 26 per cento si sta affidando ai bed and breakfast. Ecco che allora l’house sitting fa gola a molti. Naturalmente questo tipo di vacanza non è adatto a tutti. Bisogna essere molto aperti, conoscere possibilmente qualche lingua straniera, avere parecchia dimestichezza con Internet (le prenotazioni sono solo online) e aver voglia di prendersi cura della casa, che viene concessa in comodato. I portali dedicati a questa forma di ospitalità sono sempre più numerosi. House carers, per esempio, contiene tantissime proposte in tutto il mondo, Italia compresa. In alternativa c’è Trusted house sitters, che raccoglie soprattutto gli annunci degli amanti degli animali.
IL BLOG CANADESE
Molto seguito è anche Sabbatical homes, rivolto soprattutto ai professori e ricercatori universitari interessati allo scambio casa, ma in grado di offrire anche diverse possibilità nell’ambito dell’house sitting. Ancora, seguitissimo è Mind my house, al quale bisogna iscriversi pagando 20 dollari l’anno. Questo è in assoluto uno dei preferiti dal popolo del Web e anche uno di quelli più vari dal punto di vista dei lavoretti da sitter, delle località e delle case a disposizione. Infine è possibile cliccare su Hecktic travels, un blog creato da una giovane coppia di canadesi che offre diversi consigli per viaggiare low cost, anche come house sitters. Insomma, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Navigando su questi portali ci si imbatte in annunci di ogni genere. Dal milionario americano in partenza per le Bahamas che offre la sua villa hollywoodiana in cambio di compagnia al cagnolino di casa, alla coppia nordeuropea che chiede di dare un po’ di acqua alle pianta a disposizione. Per esempio il proprietario di una residenza a Castrocaro. Lui è in partenza per l’Africa e non sa con chi lasciare i suoi due cagnolini di 3 e 2 anni. «In cambio della mia casa chiedo a chi viene di prendersi cura dei miei amici a quattro zampe e di tenere in ordine l’abitazione. È fondamentale che ai cani sia dato da mangiare, da bere e che vengano portati a spasso due volte al giorno. In cambio offro una proprietà non lontana dal mare e a soli 100 chilometri da Firenze». Il successo di questa formula è spiegata proprio nella facilità di accesso e nella struttura dei siti, che permettono di sapere in tempo reale con chi si ha a che fare. Ogni annuncio è, infatti, corredato da una breve biografia, fotografie e da una descrizione. Inoltre esiste una bacheca con le recensioni, che poi sono il miglior filtro per decidere a chi affidarsi. La vacanza, al mare o in montagna, può cominciare.
di ALFREDO ARDUINO (La Verità)
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