Il gestore della bottega in Galleria: vogliamo salvare il nostro mestiere
«LIBRI A METÀ prezzo». Sono i cartelli che da una manciata di giorni fanno capolino alla storica libreria Bocca, in Galleria Vittorio Emanuele II, baluardo culturale del “Salotto buono” dei milanesi specializzata in arte. «Una promozione che continuerà per tutto luglio», spiega il veterano Giacomo Lodetti, che nel negozio ha passato il testimone ai figli Giorgio e Monica pur continuando ad esserne l’anima, affiancato dalla moglie Donatella. Tra cataloghi e opere d’arte esposte, altre che riempiono i pavimenti e il soffitto («quadri che abbiamo dovuto coprire provvisoriamente perché sono in corso lavori al piano superiore», precisa) racconta la sua idea. «Libri a metà prezzo», appunto.
UNA TROVATA, che arriva in concomitanza con l’avvio dei saldi estivi e che non è preludio di una svendita in vista di una chiusura. «Non stiamo chiudendo, anzi. Vogliamo continuare a fare i librai e a promuovere cultura», sottolinea Lodetti. «È un modo per incentivare gli acquisti». Ma è dura. Dal “fiume umano ” diretto alle vetrine di negozi di abbigliamento, scarpe, accessori, che promettono sconti al 30 o 50 per cento non si stacca nessuno o quasi per deviare verso la libreria. «Questa mattina -dice all’ora di pranzo -ho venduto due poster a 2 euro e un libro sul paesaggio industriale a 10». Poi rimpingua la cassa grazie a una cliente che cerca un catalogo con l’opera di Fortunato Depero, pittore, scultore e designer tra i rappresentanti del «secondo futurismo» e lo compra, felice che il prezzo sia dimezzato: da 28 euro a 14.
TRA GLI OSTACOLI, come una spada di Damocle perenne c’è l’e-commerce. «La gente cerca on line, acquista comodamente dal pc o dal cellulare». E pure «il fattore culturale. Ci sono figli che vengono qui per cercare di vendere le biblioteche costruite dai padri perché a loro non interessano». Ma, nonostante le difficoltà, la libreria Bocca continua a offrire la sua magia fatta di carta, mostre, eventi. Negli anni scorsi il suo caso era salito alla ribalta, ha rischiato di chiudere perché non avrebbe retto a un adeguamento del canone di locazione a prezzi di mercato in Galleria. «Grazie alla Giunta Pisapia abbiamo ottenuto il rinnovo della concessione comunale a canone sostenibile fino al 2025», ricorda Lodetti. Poi si vedrà. Nata a Torino nel 1775, ha avuto nella sua storia cinque sedi: a Parigi, Firenze, Roma, Torino e Milano, l’unica sopravvissuta. Dal 1979 le sorti dell’azienda, passata negli anni dai Bocca ai Dumolard, ai Calabi, ai Mauri, sono nelle mani della famiglia Lodetti. Locale Storico d’Italia e della Regione, bottega Storica del Comune, libreria eletta luogo del cuore nel 2007 dal censimento Fai (Fondo ambiente italiano), rappresenta un pezzo di storia da non cancellare. (Il Giorno)
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