Via Sacile diventata terra di nessuno: Municipio 4 chiede interventi di sgombero e di controllo

Milano

Milano 15 Luglio – Via Sacile è diventata terra di nessuno, senza controlli. Il Municipio 4 chiede urgentemente: reintroduzione del servizio di controllo H24 della Polizia Locale, intervento straordinario per lo sgombero degli accampamenti abusivi, pulizia dell’area e soprattutto: fare il punto della situazione su quello che succede all’interno del Centro di emergenza sociale. Lo chiede una delibera di giunta del Municipio 4 approvata oggi.

LA STORIA – In via Sacile da circa due anni è stato installato dal Comune di Milano un Centro di Emergenza Sociale (CES). L’apertura del servizio, secondo quanto dichiarato dall’allora assessore Granelli doveva avere, fra le altre finalità, anche quello di riportare legalità in una zona che negli ultimi anni aveva subito ‘numerose occupazioni abusive e abbandoni sistematici di rifiuti di ogni tipo’. Fenomeni entrambi ‘favoriti dal fatto che tale area si trova in una zona poco frequentata e la via Bonfadini è a fondo cieco e vicino all’intersezione di più ferrovie. L’area posta sul confine sud dei Mercati generali è sorgente di insicurezza urbani e di scavalcamenti furtivi per introduzioni illegali in Sogemi’. Lo stesso assessore, aveva anche garantito che sarebbe stato attivato ‘un presidio fisso di polizia locale e nostri operatori 24 ore al giorno, per 365 giorni all’anno in quell’area’.

LO STATO DELL’ARTE – Oggi, spiega il Presidente del Municipio 4, Paolo Guido Bassi, “la situazione dell’area è fortemente degradata. Fra le altre cose, si possono osservare: presenza di tende e accampamenti abusivi appena fuori dal CES; sporcizia e danneggiamenti al ponte di collegamento con Via Varsavia; ingressi e uscite non controllate in orario notturno; presenza di tende anche all’interno della struttura; musica ad alto volume durante orari serali e notturni (specialmente la domenica). Inoltre, non è più presente il controllo fisso della PL di fronte all’ingresso del Centro assicurato a suo tempo dall’amministrazione comunale. Di fatto – osserva – siamo in una ‘terra di nessuno’”.

SOPRALLUOGO DOMENICA SCORSA – “Domenica sera, racconta Bassi, sono personalmente andato a fare un sopralluogo con alcuni consiglieri per constatare in prima persona quanto mi veniva segnalato dai cittadini della zona. Ci siamo potuti avvicinare solo fino a un certo punto, perché già a distanza siamo stati presi a male parole dai rom ‘disturbati’ dal solo fatto che fossimo da quelle parti. Sfido chiunque – continua il Presidente – a dire che la situazione da quelle parti sia ‘normale’ e soprattutto degna di una città come Milano”.

SCELTA SBAGLIATA – Dai banchi dell’opposizione, conclude Bassi, “avevamo avvertito, inascoltati, che non era affatto una buona idea installare lì un CES, anche a causa della presenza nei pressi del già fortemente critico campo nomadi di via Bonfadini e dei ‘problematici’ mercatini di viale Puglie. A distanza di un anno, i fatti ci danno tristemente ragione e la situazione, soprattutto la domenica, appare davvero fuori controllo. Per questo motivo, abbiamo chiesto di intervenire con urgenza per riportare legalità e decoro”.
Milano Post

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