I nuovi sbarchi porteranno migliaia di clandestini a Milano. Sala non protesta e pensa a stipendiarli

Fabrizio c'è Milano
Milano 17 Luglio – Con le decine di migliaia di sbarchi avvenuti nelle ultime settimane sulle coste italiane possiamo fare una previsione certa: 3/4 mila nuovi clandestini arriveranno a Milano e si aggiungeranno ai 6000 fra Milano e provincia già censiti da Comune e Prefettura. E’ un dato incontestabile sulla base della esperienza del passato: alla Lombardia toccherebbe il 14% di chi sbarca ma poi ci sono tutti quelli che si dileguano dagli hot spot dove vengono portati subito dopo essere raccolti in mare. Costoro saltano sui treni in direzione Roma e soprattutto Milano.
In questo contesto drammatico sarebbe saggio avere un Sindaco che si attacca al telefono per spiegare al Prefetto e al Governo che Milano ha già dato.
Purtroppo temiamo che ciò non avverrà.
Il Sindaco Sala il 20 maggio ha patrocinato una marcia “contro tutti i muri “. Poi ha proposto i 500 euro a testa. Quindi si ostina a chiedere al Governo un grande piano per il lavoro dei migranti che consentirebbe al Comune di assumere per lavori socialmente utili migliaia di clandestini a spese del contribuente. Questa proposta si unisce poi alla richiesta di Don Colmegna, appoggiata dal Comune, di concedere il permesso di soggiorno a coloro, che pur clandestini e non rifugiati, hanno trovato un lavoro. Così Sala e Majorino potrebbero regolarizzare migliaia di migranti!
Tutto questo è folle.  Si spiega solo con la cinica volontà di Sala di proporsi come Premier di una sinistra unita e di fare le scarpe a Renzi. Anche Majorino vuole giocare una partita nazionale sul tema in vista delle elezioni politiche.
Abbiamo un Sindaco e un Assessore che non vedono quanti migranti dormono gia oggi fuori dai centri, in Stazione, sulla Martesana, in edifici abbandonati. Non vedono la rabbia di periferie dove italiani senza aiuti e senza lavoro abbondano.
E non fanno nulla per scongiurare che nella città semi deserta di Agosto arrivino migliaia di senza tetto.

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