Lavoro disabili, fondi per 72 milioni. Dalla Regione un pacchetto di misure

Lombardia

Stanziamenti per aziende e lavoratori per forme di inclusione. Case popolari, continua il dibattito in Consiglio

Milano 19 Luglio – Uno stanziamento di 72 milioni di euro per l’inserimento socio-lavorativo delle persone con disabilità per gli anni 2017-2018. È uno dei provvedimenti approvati dalla giunta regionale che si è riunita ieri mattina a Palazzo Lombardia.

«Noi facciamo-ha spiegato il governatore Roberto Maroni presentando la delibera -anche quello che non siamo tenuti a fare per legge sopperendo alle negligenze del governo che rende difficile agli enti locali, in particolare alle province, svolgere i loro compiti: le province hanno un ruolo fondamentale ma non hanno risorse e, nel sociale, è un dovere etico intervenire, perché ci vanno di mezzo i cittadini, le persone fragili e deboli ». In particolare 56 milioni dei 72 previsti, ha spiegato l’assessore Aprea, saranno erogati con strumenti già previsti. «Con la Dote Impresa -ha detto ancora l’assessore -destiniamo 29 milioni a servizi e incentivi alle assunzioni per le imprese che assumono disabili e con la Dote Lavoro finanziamo con 11 milioni i servizi di accompagnamento agli inserimenti lavorativi, formazione e work experience per migliorare l’occupabilità. Altri 3 milioni serviranno a sostenere servizi intensivi collegati con la rete dei servizi socio-sanitari a sostegno degli inserimenti lavorativi. E con 13 milioni finanziamo l’alternanza scuola-lavoro».

Tra le azioni che verranno messe in campo sono previsti incentivi e servizi rivolti alle imprese che assumono disabili, servizi di accompagnamento agli inserimenti lavorativi e formazione, servizi intensivi collegati con la rete dei servizi socio-sanitari, indennità di accompagnamento, esperienze sui luoghi di lavoro nei percorsi curriculari e di apprendistato nei percorsi di istruzione e formazione professionale, azioni per migliorare il sistema di integrazione fra istituzioni scolastiche e rete dei servizi territoriali. Questi interventi, ha chiarito l’assessore al Lavoro Valentina Aprea, saranno affidati alle province.

Intanto sempre sul fronte sociale in Consiglio regionale proseguono in Commissione Territorio le audizioni sul nuovo regolamento attuativo per le assegnazioni degli alloggi pubblici e sociali. Uno degli elementi centrali del provvedimento sarà il “mix abitativo” . Stabilirà le quote per le assegnazioni. Posto che il 20% del totale sarà destinato a persone in stato di povertà assoluta, per il resto il 30% sarà destinato agli anziani, il 20% a famiglie monoparentali, il 15% a disabili, il 20%a famiglie di nuova formazione e il 10% alle forze di polizia. Un ulteriore 5% verrà destinato ad altre categorie di rilevanza sociale, ad esempio le donne maltrattate. Per i punteggi delle graduatorie si calcoleranno tre tipi di disagio: disagio abitativo,disagio familiare e disagio economico. Quarto criterio sarà l’anzianità di residenza, sia nella Regione che nel Comune, la cui introduzione costituisce una novità rispetto al regolamento precedente. A settembre partirà la sperimentazione. (L’Avvenire)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.