Milano 19 Luglio – Era stato ricoverato in gravissime condizioni dopo essere stato colpito al tronco e al collo con cocci di bottiglia in piazzale Maciachini. Era il 6 giugno, il 12 luglio il somalo Mahamud Abdighani è morto all’ospedale Niguarda. La polizia ha fermato M.J., somalo 22enne, indiziato per l’omicidio del connazionale di 25 anni. Il fermato, nel corso di una lite per futili motivi avvenuta la notte del 6 giugno scorso all’interno dei giardinetti in piazzale Maciachini, avrebbe colpito più volte la vittima. I
poliziotti delle volanti intervenute avevano arrestato per il reato di rissa aggravata due cittadini somali.
Nel proseguo delle indagini della squadra mobile di Milano è emerso, però, che la responsabilità per il ferimento del Abdighani Mahamud era da attribuire solamente al 22enne che, nel frattempo, al pari del connazionale, era già stato scarcerato. Il cittadino somalo gravemente ferito, Abdighani Mahamud, è rimasto ricoverato in ospedale in stato di coma fino alla data del decesso avvenuta in ospedale mercoledì scorso, 12 luglio, e venerdì 14 i poliziotti del Settore Polizia di Frontiera di Ponte Chiasso, dopo un accurato controllo in banca dati, visto che non aveva documenti e aveva dato false generalità, hanno avvisato i poliziotti della Squadra Mobile che Mohamed Jamac, già uscito dal territorio nazionale, era stato riaccompagnato alla frontiera dalla polizia svizzera che lo aveva fermato per un controllo anti immigrazione clandestina. L’Autorità Giudiziaria così ha valutato il concreto ed attuale pericolo di fuga, ha emesso un decreto di fermo che è stato eseguito la mattina successiva subito dopo ed è stato convalidato ieri, lunedì 17 luglio. Il cittadino somalo fermato è stato associato presso la Casa Circondariale di Como. (Il Giorno)
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