Milano 26 Luglio – Era baciare la luna e sbriciolare la voglia d’amore. Camminavamo piano, i passi danzavano la musica di una magia nuova, Milano respirava un’estate senza vento, nel silenzio di notti sospese nel tempo. Un’estate perfetta, un incontro perfetto, una città perfetta. E anche oggi se il cuore s’addormenta e annega nella nostalgia, la mia Milano, quella di un lontano anno 1969, mi chiama per raccontarmi ancora quell’atmosfera che srotolava tenerezza, tra le ombre lunghe e le luci gialle di una città deserta, complice e dolce, avvolgente e misteriosa.
A Brera c’era sempre quell’indugiare, quel cazzeggiare anche dopo la chiusura dei bar e dei ristoranti, quasi a fermare il tempo, quasi una tacita paura per la luce del giorno. Milano ci guardava in faccia, squadernava senza pudore il fascino di certi anfratti destinati ai baci più appassionati, ti indicava strade dal sapore antico, ti ubriacava di promesse…e camminare era leggere segreti sconosciuti, scoprire un’ansia di verità che nel deserto di quelle notti, Milano voleva rivelare, come fosse una donna nuda, vestita solo di Storia e di mistero.
L’armonica a bocca di Lucio suonava la protesta di Bob Dylan e la malinconica ironia di Jannacci con la stessa convinzione. Avevamo sulla pelle l’anarchia della ribellione sessantottina, un po’ esistenzialisti e un po’ figli dei fiori, sempre alternativi a qualcosa, sempre a rincorrere un mondo perfetto e impossibile.
Lucio, un artista di strada, un vagabondo, un filosofo a modo suo, una persona straordinariamente colta che aveva deciso di vivere alla giornata viaggiando senza porsi il problema del tempo. Raccontava per un giornale di provincia americano il suo andare che era conoscenza e introspezione.
Milano svelava i suoi sapori, l’incanto dei suoi colori perlati, la bella parlata lombarda dalle finestre aperte per il gran caldo, i fiori sui balconi, i tagli sapienti di luce nelle piazze, il romantico e tenero sciabordio del Naviglio nelle notti eterne dei sogni
Nostalgia per un lungo agosto vissuto nell’abbraccio di una Milano davvero magica
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano