L’Alaska dice «miao» a Stubbs il gatto da oltre vent’anni faceva il «sindaco» Era diventato famoso in tutto il mondo, la carica verrà ereditata dal figlio.
Dove fallì Caligola, che contrariamente a quanto si tramanda non nominò mai senatore il suo cavallo Incitatus (secondo lo storiografo Cassio Diane Cocceiano voleva farlo console ma morì prima di passare ai fatti) sono riusciti i 900 cittadini di Talkeetna, un gelido paesello dell’Alaska che per oltre vent’anni ha avuto un gatto come sindaco. Almeno fino a venerdì, quando il «Mayor Cat» ha esaurito anche l’ultima delle sette vite lasciando vacante non già una poltrona bensì la cesta del negozio di alimentari che aveva scelto come ufficio. Stubbs, così si chiamava il gattone color miele che ormai era diventato la principale attrazione turistica di quest’angolo di mondo alle pendici del monte McKinley, era ancora un cucciolo quando nel 1997 approfittò del generale sgradimento per i candidati in lizza: fu nominato in veste onoraria e da allora nessuno ha più osato metterne in discussione la carica. «Vent’anni di elezioni vinte senza avversari, migliaia di riposini: è stato un bel viaggio», l’epitaffio twittato sull’account ufficiale del felino dal suo padrone.
Che aggiunge: «È stato un vero soldato fino alla fine, miagolando tutto il giorno per invitarci a coccolarlo o a sederci accanto a lui mentre faceva le fusa». O mentre beveva al bar dal suo bicchiere preferito (vedifoto). Come ogni personalità che si rispetti Stubbs non era solo sui social network, ma anche su Wikipedia dove si può leggere la sua biografia. Sul fatto che venne adottato dal signor Lauri Stec, il quale lo preferì agli altri fratellini abbandonati in una scatola perché mancante della coda, non ci sono contestazioni. Viene invece messa in dubbio la validità formale della sua elezione perché -sostiene il solito precisino che vuole rovinare le favole -il paese è talmente minuscolo da non avere un sindaco in proprio. Ma illazioni del genere non hanno mai turbato il sonno pacioso dell’onorevole Stubbs. I suoi problemi sono stati altri, tipo cadere nella friggitrice di un ristorante (che per fortuna era spenta), infilarsi nel camion in un camion della spazzatura che stava per portarlo lontano da Talkeetna, schivare i gommini ad aria compressa dei suoi concittadini più giovani e soprattutto i cani, che da quelle parti sono più delle persone.
Sarà che nel frattempo era già un vecchietto di 16 anni, ma il 31 agosto del 2013 non riuscì a sfuggire a un agguato: fu morsicato sul fianco e finì dal veterinario con un polmone perforato e una frattura allo sterno. Ma siccome era già famoso sul conto corrente creato per pagargli le cure le donazioni sono piovute da tutto il globo, tanto che alla fine sono avanzati abbastanza soldi per finanziare un centro per animali abbandonati. Insomma, come e più di ogni gatto domestico Stubbs era assistito e ossequiato come un vero monarca. Al punto che la conclusione di questa storia è perfino ovvia: a ereditare la carica sarà uno dei suoi figli, e la leggenda del gatto sindaco è destinata a sfumare nella gloria di una dinastia.
Federico Malerba (Il Giornale)
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