Milano 10 Agosto – Prime tracce della presenza di una fortificazione ad Abbiategrasso risalgono all’XI secolo. Nel 1277 Abbiategrasso divenne parte dei domini del contado della città di Milano passata sotto il governo dei Visconti che qui iniziarono una serie di opere per fortificare il borgo.
L’attuale Castello Visconteo sostituisce il più antico castello, posto in prossimità della chiesa di S. Maria Vecchia, che fu distrutto dall’imperatore Federico Barbarossa nel 1167. Collocato in modo strategico a ridosso del Naviglio, l’attuale castello fu costruito alla fine del XIII secolo, fu poi ampliato e ristrutturato probabilmente per volontà di Azzone Visconti (1329- 1339).
Nel 1354 Galeazzo II Visconti donò la rocca alla moglie Bianca di Savoia come residenza estiva e da allora divenne tradizione dei duchi di Milano concedere il Castello alle mogli come dono di nozze. (Nel 1358 sempre Galeazzo II iniziò la costruzione del castello di Porta Giovia). Nel 1381 con Gian Galeazzo Visconti, conte di Vertù, il castello si trasforma da rocca difensiva in dimora signorile (il castello visconteo ancora oggi visibile).
Qui il 7 settembre 1388 nacque Giovanni Maria Visconti, primogenito ed erede di Gian Galeazzo Visconti. Fu con Filippo Maria, fratello del precedente, e ultimo erede dei Visconti, che il castello vide il suo massimo splendore con nuove decorazioni, di cui restano oggi solo alcuni affreschi nel cortile e nelle sale interne con il motto “a bon droit”, a dimostrazione del suo potere assoluto. All’ultimo piano del castello, dove vi erano le prigioni, si vedono incise sul muro le scritte e i disegni lasciati dai prigionieri politici dell’epoca della Repubblica Ambrosiana 1447-1450, conclusa con la presa di potere di Francesco Sforza.
La figlia naturale di Filippo Maria (poi legittimata) Bianca Maria Visconti, nata e cresciuta qui avrà sempre caro questo borgo, così il suo primo figlio ed erede Galeazzo Maria Sforza nato dal suo matrimonio con il grande condottiero Francesco Sforza.
Al castello di Abbiategrasso, risedette la duchessa Bona di Savoia e qui nacque il suo primogenito Gian Galeazzo Sforza, il piccolo erede al quale lo zio Ludovico Sforza detto il Moro sottrasse il regno dopo aver fatto arrestare e decapitare il tutore Cicco Simonetta. Nella sala in fondo al primo piano, è stata incisa la data di nascita di Gian Galeazzo Sforza, il “20 giugno 1469”.
Il castello fu sede di scontri tra francesi e spagnoli (1524 -1527), che comportarono la rovina di parte dell’edificio.
Nel 1668 il castello fu smantellato per ordine del Governatore di Milano per impedire che cadesse nelle mani dei francesi. Ridotto infine a dimora nobiliare, restò in mani private fino al 1862, quando il complesso fu donato dai proprietari alla cittadinanza per essere adibito prima a scuola, e poi a sedi comunali.
Nel 1995 la struttura è stata completamente restaurata. Attualmente è Sede della Biblioteca Civica di Abbiategrasso e della Fondazione per la promozione turistica dell’Abbiatense.
La struttura è a pianta quadrangolare, circondata da un fossato, con torri poste agli angoli. Gli interni sono ancora arricchiti da affreschi originali di diverse epoche.
di Michela Pugliese
tratto dal libro ” All’ombra del castello”
sito: gocciadinchiostro.wordpress.com
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