Maggio 2013, l’originale. Alle sei di mattina il nostro decide che è ora di portare il timore di Dio nei cuori degli uomini. Così, rispondendo ai propri demoni interiori, scende in strada, armato di piccone, uccide tre persone. In sede processuale prova a farsi passare per totalmente infermo di mente. Non ci riesce. Ma riesce ad evitare l’ergastolo. Prende venti anni. Facciamo due conti: 20 anni sono 240 mesi. Se si comporterà bene in carcere, 80 gliene verranno abbonati. Fanno 160. A 60 cominciano i premi. Fanno 8 anni di carcere effettivo. Ci vediamo attorno al 2021. Intanto, Mister Kabobo, ha lanciato una moda. I pazzi per strada a Milano.
Luglio 2016, il dj. Spagnolo, giovane, matto come un cavallo. Sicuramente molto magro, visto che riesce a scivolare agilmente nelle crepe del sistema. Un sistema che aveva previsto che, tra il carcere e l’ospedale psichiatrico dove doveva scontare i domiciliari, ci potesse andare felicemente da solo. D’altronde era matto, no? Forse, non sono uno psichiatra, ma il ragazzo magari era pazzo, ma di certo non era cretino. Così prende un pullman, arriva nella natia Spagna, dove si fa ricoverare vicino alla famiglia. Sottraendosi felicemente alla nostra giustizia. E confermando così l’idea che picchiare gli Italiani non sia, poi, così grave.
Agosto 2017, giorno 16. Un 62enne, Salvatore Milici, cammina per strada in zona Chiesa Rossa. Purtroppo per lui divide la via con un Marocchino. Che, da un mese, era sotto psicofarmaci. Un mese. Si sapeva fosse malato. Psicofarmaci. Ma era anche assolutamente libero di farsi una passeggiata. Era una giornata così bella. La mattonella di cemento era così attraente. Il 62 enne era là, a portata di mano. Perché non colpirlo a morte, più e più volte, alle spalle. Perché? Chiedetelo ai demoni nella sua testa. E, se vi avanza tempo, magari anche allo psichiatra che ha deciso di lasciarlo scorrazzare felice e libero. Vedremo come finirà, ma è un altro candidato ideale per non vedere mai l’interno di un carcere. E con buon diritto, ci mancherebbe. La cosa irritante, me lo consentirete, è che con 4 morti e una decina di feriti, il numero totali di anni reali da scontare, si fermerà ad otto. Otto. Due a vittima. E per due casi su tre, rischiamo di trovarceli sotto casa in tempi record.
Aspettiamo, rassegnati, il prossimo caso di cronaca. Purtroppo non c’è alcun dubbio che, con il sistema che abbiamo, per vedere qualcuno tolto dalla strada, l’unico sistema sarà quello di dar loro una tessera di Forza Italia ad honorem. In quel caso avremmo la certezza di una condanna esemplare.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,