E la luna parlò in una notte di magia

Cultura e spettacolo Le storie di Nene

Milano 23 Agosto – “Quella notte guardavo la luna / Sì ero alla finestra e la guardavo / poi ho lasciato la finestra / mi sono spogliato, / e mi sono messo a letto / e subito la luna si è fatta molto chiara / La luna era entrata “ (Jacques Prevert)

E le cose, i pensieri, l’emozione avevano la dolcezza di un bacio, l’incanto del mistero. La luna aveva lasciato la sua danza tra le stelle, illuminando la mia sera di promesse.

“Che fai tu luna in ciel? Dimmi che fai, silenziosa luna” (Giacomo Leopardi)

Ascolto la gioia e il dolore del mondo. Sorrido e piango con gli uomini. Rappresento il sogno, la speranza, l’utopia, la creatività, la libertà. Raccolgo le lacrime dei delusi, degli amori infranti. Gioco con la fantasia dei bambini. Ispiro i poeti, i musicisti i pittori. Canto la magnificenza di Dio. Rigenero la natura, le maree, i fiori, l’anima di chi crede. Indico al viandante stanco, la via. Illumino i baci degli innamorati. Accarezzo d’amore la terra.

“ La luna del ghiaccio, la luna dei fantasmi, la luna calda del sole che ritorna, la luna dei fiori, la luna dei germogli, la luna gialla del grano che matura, la luna del riso, la luna del raccolto, la luna bianca del volo degli uccelli, la luna grande, la luna delle foglie, la piccola luna del sole che muore” (Branduardi)

Qual è la tua anima?

C’era una volta un angelo stanco, con le ali appesantite da una tempesta di grandine e neve. Non aveva la forza di continuare a volare e così si fermò a riposare là, dove dei gradoni bianchi di sabbia soffice, potevano dargli sollievo. Da allora migliaia, milioni di angeli trovano un posto sulla luna per riposare e cantano quando la giornata è stata ricca di opere buone oppure si consultano per lenire il dolore degli uomini. La mia anima è la loro energia, la loro buona volontà, la loro conoscenza, il loro ottimismo, la loro bellezza.

“Dimmi, o luna, a che vale / al pastore la sua vita / la vostra vita a voi? Dimmi dove tende / questo vagar mio breve / Il tuo corso immortale? “ (G. Leopardi)

“Tu sei il simbolo e immediato dell’universo, tutto sai, l’andare del tempo, le stagioni, l’essenza degli uomini” (Borges)

Che senso ha la vita?

Il senso della vita è l’orizzonte religioso, filosofico, poetico, esistenziale che l’uomo sceglie di avere. Con l’amore che illumina anche le piccole cose, i gesti della giornata, la visione del tempo che passa. “Ama la vita più della sua logica”, sintetizza il vostro grande Dostoevskij.

Qual è il tuo mistero, la tua magia?

Il mio mistero è il silenzio, è il gioco della mia luce tra le foglie, è il pallore del giorno che muore, è la presenza costante di una madre che veglia sui figli, è la capacità di accogliere speranze e malinconie, è la testimonianza della bellezza, del sogno, è la casa delle emozioni, della poesia.

“Una volta …..la Luna era molto vicina alla Terra. Furono le maree che poco a poco la spinsero lontano.” (Calvino)

Hai dei rimpianti? Ti senti sola?

Sono troppo amata per sentirmi sola. Da quel giorno è l’uomo che mi rimpiange, mi invoca nei momenti dell’amarezza e dell’abbandono, mi guarda con il desiderio del sogno, fantastica il mio sorriso e la mia tenerezza, immagina l’eternità. E nel cielo migliaia di stelle mi proteggono segnandomi la strada. E le nuvole giocano con me a rimpiattino per farmi divertire. Non c’è tempo per sentirmi sola. E quando l’uomo parla di me e della mia bellezza, sono felice: è l’estasi della poesia.

Ma se un giorno la Luna, sentendosi triste, lasciasse cadere una lacrima su questa terra, anch’io farei come il poeta che “accoglie nel cavo della mano questa pallida lacrima / dai riflessi iridati come un frammento d’opale / e la nasconde / nel suo cuore agli sguardi del sole” (Baudelaire)

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