In aumento l’abbandono di animali.

Zampe di velluto

Allarme dell’Enpa Voghera: canile al completo, calano le adozioni di gatti

In aumento i casi di abbandono di animali a Voghera. Lo segnala  l’Enpa. Anche quest’anno l’estate, che sta volgendo al termine, ha voluto il suo tributo in termini di animali sacrificati per le vacanze. Così durante i mesi più caldi il numero di arrivi al canile di strada Folciona è aumentato in modo considerevole e non in tutti casi le adozioni  hanno compensato l’incremento momentaneo. «Purtroppo dobbiamo precisare che 1’abbandono non è un fenomeno soltanto estivo -precisa la presidente di Enpa Voghera, Maria Grazia Centelli e che gli arrivi ci sono in ogni mese dell’anno. Certo, a luglio e agosto abbiamo avuto un incremento».

Ad oggi i cani ospitati nel rifugio Enpa sono ben 105 e i gatti 118. Numeri consistenti, che richiedono un superlavoro da parte dei volontari. L’aspetto che più preoccupa è chele adozioni non bastano a compensare gli animali in entrata: «Un dato che angoscia in particolare -continua Centelli -riguarda le poche adozioni di gatti. Arrivano di continuo gattini, e in genere non si tratta di singoli esemplari, ma magari di uno scatolone con 4 o 5 piccoli per volta: con le adozioni ferme il loro numero aumenta in modo preoccupante; speriamo che con il finire dell’estate e il ritorno dalle ferie ci siano più persone disposte a venire al gattile a prendere un micio».

Tanti gli abbandoni anche di cani, per i quali c’è però meno pessimismo sul bilancio tra arrivi e adozioni: «Per quanto riguarda i cani -aggiunge Centelli -sono stati numerosi i ritrovamenti di esemplari abbandonati non microchippati e non mancano come sempre i proprietari che si rivolgono direttamente a noi per lasciare il loro cane. Le giustificazioni addotte sono le più diverse, dalla perdita del lavoro o un trasloco: non sappiamo se siano sempre vere, ma di fatto ci sono persone che di fronte alla minima difficoltà considerano ancora l’animale un oggetto da cui ci si può separare, sbarazzandosene. Dei passi avanti  si stanno facendo, ma ci vorrà ancora molto prima di arrivare a un vero e generalizzato cambio di mentalità».

Alessio Alfretti  (La Provincia Pavese)

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