Summit internazionale. Salviamo il leopardo delle nevi, ne restano appena quattromila.

Zampe di velluto

È stata lanciata una petizione globale per salvare il leopardo delle nevi, una delle specie più rare di animali al mondo. Hanno già firmato tra gli altri Leonardo Di Caprio e Megan Fox

Il leopardo delle nevi sta per estinguersi: al mondo restano solo 4 mila esemplari, diffusi tra le montagne di Afghanistan, Bhutan, Cina, India, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Mongolia, Nepal, Pakistan, Russia, Tajikistan e Uzbekistan, trai 335 0ei 4500 metri di altitudine. Dal 1972 il leopardo delle nevi, detto anche fantasma delle montagne per via delle sua folta pelliccia, è nella Lista Rossa delle Specie Minacciate, ma oggi la situazione è precipitata e se si continua così si rischia l’estinzione. Per questo è stata lanciata una petizione globale per salvare quella che è considerata una delle specie più rare di animali al mondo. In questi giorni si è aperto in Kyrgyzstan l’International Snow Leopard Summit and Ecosystem Forum, un summit per discutere di ambiente e del futuro del leopardo delle nevi, al quale partecipano i leader dei 12 Paesi asiatici in cui questi ormai pochissimi esemplari vivono.

La petizione è stata lanciata a questo forum ed è promossa da Wwf, Snow Leopard Trust e NABU. Ed è già stata firmata da oltre 200 mila persone, spiccano gli attori Leonardo Di Caprio e Megan Fox. In Italia ha già raccolto 2 mila firme. Già nel summit precedente, dal 2013 i vari Paesi si sono impegnati a garantire entro il 2020 la tutela di 20 habitat strategici per la specie e soprattutto per il benessere di centinaia di milioni di persone che beneficiano delle importanti risorse idriche presenti in quelle aree. Perché per tutelare il leopardo delle nevi è indispensabile che le aree montane dove l’animale vive siano provviste di acqua potabile. Inoltre le associazioni animaliste chiedono che si presti attenzione alle questioni del cambiamento climatico e stanno facendo pressioni su giganti quali Russia, Cina e India affinché evitino danni irreversibili in quell’area che a ragione è considerata la riserva idrica del pianeta, nella quale anche gli ultimi esemplari di leopardo delle nevi sopravvivono.

«Recenti studi -afferma il Wwf segnalano che il cambiamento climatico potrebbe cancellare oltre due terzi degli habitat del leopardo delle nevi nei prossimi 50 anni». Un altro elemento fondamentale su cui si deve vigilare è il fenomeno del bracconaggio. Il Wwf denuncia che ogni anno vengono uccisi circa 450 esemplari di leopardo delle nevi, nell’ambito del commercio illegale di fauna selvatica. Il primo Paese a muoversi per la tutela ambientale è stato il Nepal, che al summit ha presentato un piano di gestione per la specie che affronta in modo specifico il tema del cambiamento climatico e i suoi effetti sugli habitat.

ILARIA PEDRALI (Libero)

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