Ogni volta che si combatte il degrado a vincere sono i cittadini e Milano con loro. Quindi applaudiamo alla scelta del Comune di sgomberare ieri mattina. La vicenda la racconta Repubblica:
“Una stanza poteva costare dai 5 ai 30 euro alla settimana. Chi non pagava doveva lasciare il suo posto e se reagiva subiva le conseguenza”. Sgombero all’alba per i circa 90 occupanti della ex scuola ‘Colombo’ in via Pizzigoni, in zona Mac Mahon, dove gli occupanti ora raccontano del racket delle stanze. L’ex elementare era vuota da tempo in attesa di ristrutturazione e da almeno sei mesi era stata occupata da decine di rifugiati e sbandati. L’operazione è stata concertata fra Comune, prefettura e questura, con l’intervento di un centinaio fra agenti di polizia locale e altre forze dell’ordine, arrivati sul posto all’alba, quando ancora lo stabile era pieno di persone.
Cento persone. Centoquaranta la capienza massima. Una situazione che si trascinava da sei mesi, con tutti i rischi connessi.
“Questa mattina è stata finalmente sgomberata l’ex scuola Pizzigoni, diventata da tempo rifugio di sbandati e immigrati clandestini. Il merito dell’operazione va prima di tutto alle Forze dell’Ordine che l’hanno eseguita senza che avvenissero incidenti e alla Prefettura che l’ha disposta nonostante l’immobilismo della giunta Sala, sempre in ritardo in questi casi. Soprattutto voglio complimentarmi con i cittadini che non si sono mai arresi a degrado e insicurezza, continuando a fare pressioni perché ci fosse un intervento di messa in sicurezza. Forza Italia è sempre stata loro vicino cercando di agevolarne le azioni e contribuendo a questo successo della legalità.” Cosi Gianluca Comazzi Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale.
Oltre che in ritardo, possiamo anche fare una considerazione più amara: si considerano occupate solo le strutture che non hanno padrini. L’anno scorso fu ripulita l’ex Rizzoli. Oggi i bagni pubblici via Esterle sono fuori da ogni radar. La differenza? Nei secondi ci sono gli amici del giaguaro. Ed è meglio non disturbarli. L’anno scorso è stato sgomberato il palazzo della morte in via Lattanzio. Ma il Macao là è e là rimane. Non parleremo del Leonka per carità di patria, ma il ragionamento lo avete capito: se anche qualche volta si ripristina la legalità, ci si guarda molto bene dall’agire in maniera sistematica contro le cause. Ovvero contro l’illegalità diffusa, così ben radicata nella mentalità di sinistra.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,