Milano 8 Settembre – A proclamare lo sciopero è stata Cub trasporti, in lotta contro un’eventuale bando.
Sciopero dei mezzi a Milano. Giovedì 14 settembre, per effetto di un’agitazione sindacale, metropolitane, autobus e tram di Atm saranno a rischio stop per quattro ore.
A proclamare lo sciopero è stato il sindacato Cub trasporti e potranno incrociare le braccia tutti i lavoratori del gruppo Atm.
Sciopero Atm a Milano: i motivi dell’agitazione
Riparte così la battaglia incrociata tra lavoratori, azienda e comune. Tema della contesta – come già successo ad aprile scorso – è la possibilità che palazzo Marino indica una gara d’appalto per affidare la gestione del servizio del trasporto pubblico.
A quel punto, Atm non sarebbe per nulla sicura di essere la “prescelta” con un’inevitabile ricaduta – denunciano i sindacati – sui posti di lavoro e sul servizio offerto ai cittadini.
Il 5 aprile scorso – dopo uno sciopero in pieno Salone del Mobile -, comune e lavoratori avevano trovato un accordo, con palazzo Marino che si era impegnato a garantire gli stessi livelli occupazionali e gli stessi stipendi per tutti, pur tenendosi aperta una porta per la gara d’appalto.
Una porta che ora, evidentemente, preoccupa Cub trasporti, molto più propensa a un affidamento “in house” – senza bando – ad Atm.
Sciopero Atm a Milano: il “caso bando”
“Il comune, dopo aver elencato tutte le possibili negatività dell’affidamento in house, ma nessuna sulla gara, dichiara che la decisione sarà presa a ottobre e che tra proroghe e tempi tecnici la gara potrà essere effettuata tra aprile e ottobre 2018 – si legge in un comunicato del sindacato -. Segnale che il comune vuole la gara, ma ha paura di dichiarare apertamente la sua decisione, tutta ideologica, perché sa bene che la maggioranza dei cittadini – tra i quali moltissimi quelli che li hanno votati e li sostengono – non la vogliono e gli si rivolterebbero contro. È su questo che dobbiamo lavorare”.
“Dobbiamo tornare a far sentire la nostra voce – l’annuncio di Cub -. Troppo alto è il rischio di ritrovarci nell’incognita della gara, in cui vince chi offre il costo più basso, sapendo che per costo s’intende quasi esclusivamente il costo dei lavoratori. Anche Atm – la teoria della sigla – per poter vincere dovrà fare un’offerta ‘al ribasso’ aumentando ancora la produttività – leggi l’orario di lavoro -, e la battaglia sulle clausole sociali diventa un ‘placebo’, quando è chiaro che la gara porterà lacrime e sangue indipendentemente da chi la vince”.
“La lotta – concludono i sindacalisti – è l’unica via”. E la lotta ricomincia giovedì 14 settembre.
milanotoday.it
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