Milano 11 Settembre – – E’ stato fatto brillare nel primo pomeriggio di ieri l’ordigno bellico della II Guerra Mondiale ritrovato a luglio nei pressi dello scalo ferroviario della Piccola velocità a Brescia. Sono state fatte evacuare 1.500 persone dal quartiere cittadino interessato e la bomba prima è stata spostata e poi, in un secondo momento, fatta brillare in una cava in provincia.
Per procedere a disinnescare la bomba della Seconda Guerra Mondiale ritrovata lo scorso 4 luglio in un cantiere nei pressi dello scalo della Piccola Velocità a Brescia è stata creata una ‘zona rossa’ di mezzo chilometro e 1500 persone sono state costrette a rimanere fuori casa. Le operazioni, gestite dai militari del Decimo reggimento guastatori di Cremona, sono iniziate alle 8 e si sono concluse attorno alle 14 quando l’ordigno bellico, una volta despolettato, è stato portato in una cava a Calcinato, in provincia di Brescia, e fatto esplodere. L’attività si è interrotta a metà mattina quando alla polizia locale di Brescia è arrivata la segnalazione di una badante: “l’anziana che assisto è rimasta in casa, nella zona rossa” ha spiegato la donna. Le operazione sono state quindi fermate fino al recupero dell’anziana che effettivamente era nel suo appartamento in zona off limits. Poi tutto è proseguito secondo quanto stabilito dalla Prefettura bresciana. L’ordigno bellico pesava 227 chilogrammi, e conteneva oltre 110 Kg di esplosivo e sarebbe stato sganciato da un aereo americano durante la Seconda guerra mondiale. (Ansa)
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