Le bugie di Sala sui Navigli hanno le gambe corte

Fabrizio c'è Milano
Milano 11 Settembre – Tutta l’operazione “riapertura dei Navigli” è un colossale abbaglio.
Abbiamo dimostrato con l’ausilio di esperti idraulici, di storici e di progettisti che:
1.  non è una riapertura dei vecchi Navigli ma sono 5 vasche per arredo urbano;
2. i lavori saranno super invasivi (anche per le proprietà private) e molto lunghi, con conseguenze letali per il  trasporto pubblico e la mobilità;
3.  i costi sono sottostimati perché ci sono altre opere da fare per far scorrere l’acqua e molti costi di manutenzione per garantire acque pulite;
4. non si capisce dove trovare le risorse (600 milioni e non i 450 raccontati) in un Comune che fa fatica a manutenere strade, tombini e scuole.
Ora, a testimonianza che il Sindaco Sala si è avventurato in questa proposta senza avere studiato la questione, arriva una novità.
Sala ha scoperto che fare un referendum allunga i tempi! Ma perché non ci aveva pensato prima?
Ora vuole scaricare tutto sul Consiglio Comunale che dovrebbe decidere come e quando far partire il progetto.
Questo modo superficiale di amministrare senza approfondire prima, questa abitudine di fare annunci solo per spostare l’attenzione dalle vere emergenze, è pessima. Non c’entra niente con Milano,  la sua storia e il suo futuro.
Probabile che Sala non sappia come uscire da una stupida promessa fatta alle anime belle ambientaliste che sostengono la sua Giunta.
Lasci stare e faccia meno annunci e più fatti.

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