A Milano arriva il giardino a misura di felino, con gazebo e laboratori. Si chiamerà Gattoparco è stato inaugurato ad aprile. In tempo per Expo, quando i riflettori di tutto il mondo erano puntati su Milano.
Si tratterà di un giardino a misura di felino, più concretamente di un’area gatti, su modello delle aree cani diffuse nelle nostre città. Il vento cambiato della giunta arancione guidata da Giuliano Pisapia ha portato un’attenzione particolare per gli animali (fino a prevedere tutele particolari per le aragoste!) che spaziano dal cimitero comunale per animali al primo giardino d’Italia dedicato ai felini. Attenzione: «non un luogo per umani con i gatti, ma un luogo per i gatti con gli umani» si legge nel progetto lanciato dall’associazione Il gatto viziato, approvato dal consiglio di zona 6. L’intervento è a costo zero per l’amministrazione, che ha inventato la formula del «giardino condiviso»: i cittadini che individuino, con l’aiuto dei consigli di zona, un’area abbandonata possono presentare un progetto per la realizzazione di un’area verde, occupandosi di tutto, dalla piantumazione degli alberi alla manutenzione. Così a due passi dai Navigli, l’area abbandonata accanto ai giardini Baden Powell diventerà il primo Gattoparco d’Italia. Un’area gioco, uno spazio di sfogo, una palestra a cielo aperto, sarà tutte queste cose insieme. «Uno spazio verde fruibile in sicurezza per i felini che vivono in città e che qui potranno soddisfare al meglio le loro esigenze etologiche come cacciare, correre, arrampicarsi, attività che non possono svolgere in un appartamento», spiega l’associazione. L’idea nasce anche per colmare un vuoto: nonostante i gatti in Italia abbiano raggiunto quota 8 milioni, e la loro diffusione nelle case abbia superato quella dei cani, iniziative, spazi e servizi sono quasi sempre dedicate al miglior amico dell’uomo. L’area sarà recintata – la rete metallica avrà una maglia molto stretta e sarà inclinata verso l’interno per evitare che i gatti possano scappare – e chiusa da una doppia porta di sicurezza. L’accesso sarà impedito agli eventuali gatti randagi della zona, che avranno un’area a loro destinata. Una porzione del giardino sarà riservata ai felini affetti da Fiv/Felv «in modo da non discriminarli come spesso accade, e soprattutto contrastare la disinformazione che ancora persiste attorno alle immunodeficienze feline». Una siepe delimiterà il giardino «per garantire agli animali la giusta protezione da possibili azioni di disturbo esterne anche casuali» e ci saranno panchine, gazebo per la pioggia, laboratori per le attività.
MARTA BRAVI (Il Giornale)
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