Milano 17 Settembre – “Anche Fondazione AriSLA partecipa alla Giornata Nazionale sulla SLA promossa da AISLA Onlus, nostro Socio Fondatore insieme a Fondazione Cariplo, Fondazione Vialli e Mauro e Telethon. Una giornata importante perchè costituisce l’occasione per ribadire quanto sia fondamentale ogni contributo raccolto non solo per l’assistenza delle persone con SLA, ma anche per non fermare il lavoro dei ricercatori che ogni giorno aggiungono nuovi tasselli alla conoscenza della SLA. Invito tutti coloro che come noi di Fondazione AriSLA credono nel valore della ricerca, a cercare la piazza più vicina e andare al banchetto AISLA, testimoniando così quanto con un piccolo gesto si possano ottenere grandi risultati”.
Queste le parole di Alberto Fontana, Presidente di Fondazione AriSLA, su un post pubblicato sulla pagina facebook della Fondazione in vista della Giornata nazionale sulla SLA che si celebra oggi, domenica 17 settembre, in tutta Italia.
“L’alleanza con AISLA Onlus si traduce nella sinergia concreta tra ricerca scientifica, assistenza e presa in carico del paziente quale strategia efficace per affrontare una malattia complessa come la SLA, in ogni sua sfaccettatura, per giungere alla costruzione di risposte incisive per migliorare la qualità vita della persona. Dalla condivisione di questi principi – continua Fontana nel post – siamo impegnati in un percorso comune che ci vede insieme per cercare di dare risposte concrete ai pazienti: in particolare questo mese di settembre sosteniamo la campagna con numero solidale 45515 di AISLA, il cui ricavato sarà destinato ad un progetto di ricerca vincitore del nostro Bando di concorso, ‘Promise’. Si tratta di uno studio clinico di fase II disegnato per valutare le potenzialità di un farmaco, il Guanabenz, nel rallentare il decorso della malattia: lo studio è già partito in 16 centri clinici distribuiti in tutta Italia e sono già stati inclusi 75 pazienti. Il mese di settembre si concluderà con un altro evento importante promosso insieme, il 2° Simposio Nazionale sulla SLA a Torino, che rappresenta un momento rilevante di confronto sugli sviluppi della ricerca scientifica in Italia e nel mondo, che coinvolge nella sua realizzazione i ricercatori, gli operatori sanitari, i pazienti e i loro familiari. Colgo questa occasione per rivolgere ancora una volta un sincero grazie a tutti coloro che, in modo diverso, sono e vorranno essere al nostro fianco e ci aiutano quotidianamente a costruire un futuro senza SLA”.
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