Milano 20 settembre – Nella notte tra il 20 e il 21 luglio 1969 circa 900 milioni di persone s’incollarono alla tv per vedere un essere umano calpestare il suolo lunare per la prima volta. Oltre 20 milioni di quei telespettatori erano italiani. Ma molti altri hanno comunque riascoltato le parole e rivisto le immagini di Gianni Bisiach che seguì lo sbarco dietro le quinte della prima maratona televisiva della Rai, condotta da Tito Stagno con i commenti di Andrea Barbato. Dal 27 settembre, così, arriva per la prima volta in Italia, a Milano nello Spazio Ventura XV, NASA – A Human Adventure, la mostra sullo spazio prodotta da John Nurminen Events in collaborazione con AVATAR – che ha già affascinato nel suo tour mondiale iniziato nel 2011 milioni di visitatori perché concepita per adulti e bambini. La mostra è un viaggio di conquiste e di scoperte che si estende per 1500 metri quadri, tra razzi, Space Shuttle, Lunar Rover, Simulatore di centrifuga spaziale, in un percorso didattico ed emozionante, scientifico e immersivo, che va dal primo lancio nello spazio ai giorni nostri e che presenta circa 300 manufatti originali provenienti dai programmi spaziali NASA, molti dei quali sono stati nello spazio.
L’UOMO SULLA LUNA
– L’emozione di chi assistette a quell’evento prevalse per qualche giorno su ogni cosa: dal giorno del decollo dell’Apollo 11 fu davvero come se tutto, anche in Italia, ruotasse intorno alla Luna. Nelle scuole e nei bar non si parlava d’altro. I negozi, con le vetrine rigorosamente a tema, ottennero il permesso di tenere accesa la tv anche durante l’orario di apertura e al carcere di Roma il ministero concesse 600 apparecchi in prestito. In quella notte non ci furono furti né rapine. Lo sbarco sulla Luna ci rende ancora capaci di sognare mondi migliori, universi senza fine, dove buchi neri e remote galassie rendono tutto possibile, meraviglioso, visionario perché da sempre lo spazio e il cosmo, con i suoi misteri e le sue scoperte, affascina chiunque di noi, scienziati e uomini comuni, laici e religiosi, sognatori e scettici. E se per la maggior parte di noi, non è stato così, ora avremo comunque la possibilità di vedere quel mondo da vicino, di entrarne a far parte anche se per poche ore.
LA MOSTRA
– I visitatori potranno ammirare le splendide astronavi costruite dalla NASA e scoprire le storie delle persone che vi sono state a bordo o che le hanno progettate e costruite. Non poteva mancare l’ormai iconico Space Shuttle, prima navicella riutilizzabile, con una sezione che consentirà ai visitatori di vedere il ponte di volo e il ponte di mezzo dove invece mangiano, dormono e lavorano sugli esperimenti. I visitatori potranno anche sperimentare una simulazione di volo a “bordo” del Mercury Liberty Bell 7 dove si trovava l’astronauta, Gus Grissom. Il simulatore “G-Force – Astronaut Trainer” sarà per il pubblico come una sorta di grande salto adrenalinico, proprio grazie alla forza di gravità generata. Attraverso 6 sezioni, i visitatori verranno catapultati in una delle storie più affascinanti e ambiziose dell’uomo, la scoperta dello spazio in un’esperienza immersiva che inizia fin dall’ingresso, quando dovranno attraversare una passerella, la stessa che gli astronauti della NASA percorrono prima di salire a bordo del Saturn V. Nella prima sezione, GANTRY ENTRANCE, è presente una passerella in metallo, replica di quella che collegava a circa 100 metri di altezza il razzo lunare Saturn V con la mitica rampa di lancio a Cape Canaveral. In SOGNATORI, si racconta di come per migliaia di anni il cielo notturno sia stato il “propulsore” dei sogni e si dà conto del lavoro di scrittori e artisti che hanno anticipato con la loro immaginazione la visione dello spazio e la sua conquista. Nella terza sezione si potrà sapere tutto sul lancio da
parte dei sovietici dello Sputnik, qui riprodotto in una replica fedele, e che ha dato inizio alla cosiddetta CORSA ALLO SPAZIO tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. Entrando nella sezione PIONIERI si potranno vedere le immagini e le creazioni dei progenitori della moderna tecnologia spaziale, quali Konstantin Tsiolkovsky o il fisico Hermann Oberth. Nella sezione RESISTENZA si potrà capire come sia cambiato il modo di vivere e lavorare nello spazio mentre nella sezione INNOVAZIONE, si potranno vedere, tra molte altre cose, una serie di navicelle spaziali. (Libreriamo)
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