Chiude Micrô il bar del parco Chiesa Rossa. I residenti «Minacce e degrado, abbiamo paura»

Milano

Milano 22 Settembre – «Micrô si prende una pausa». Con poche parole le associazioni che gestiscono il bar del parco Chiesa Rossa annunciano la chiusura. Negli ultimi due mesi, spiega il comunicato diffuso in questi giorni, i ladri hanno rubato tre volte nel locale. Spie di un «clima generale di insicurezza» che riguarda l’intero parco. E che si allarga ad altre aree verdi della città. Proprio mercoledì nei giardinetti di via Keplero una donna incinta è stata aggredita da un clochard, fortunatamente senza gravi conseguenze.
In Chiesa Rossa i gestori hanno dunque scelto di «sospendere l’attività commerciale» fino a primavera. «Una sconfitta» il commento di tanti abitanti del quartiere e clienti affezionati a quello che non è un semplice bar. Negli spazi della cascina ristrutturata negli anni Novanta, di proprietà comunale, da giugno 2016 hanno preso casa dieci associazioni. Il progetto con cui hanno vinto il bando mira a unire socialità, inserimento lavorativo di persone con disabilità, eventi ed iniziative culturali. In questo quadro rientra Micrô, dove fino a settimana scorsa faticavano fianco a fianco personale competente e ragazzi con difficoltà. Da lunedì lo stop.
Oltre ai tre furti, vari episodi e atti di intimidazione hanno compromesso la sicurezza sia dei dipendenti sia degli avventori, tanto da costringere i gestori a uno stand by . Alla serrata di questo presidio si aggiunge poi la chiusura temporanea della biblioteca di quartiere, per cantieri in programma della durata prevista di quattro/cinque mesi. Un doppio colpo al cuore dello Stadera, con il rischio di lasciare spazio al degrado. Il Municipio 5 tiene d’occhio la situazione. «Da inizio estate il parco è frequentato da persone che creano problemi — spiega il presidente Alessandro Bramati —. Abbiamo già segnalato il tema al Comune». La sensazione è che la «zona dello spaccio» si sia spostata dall’ex scuola di piazza Abbiategrasso all’area attorno alla cascina, con conseguente aumento della criminalità. «Il parco è recintato e di notte viene chiuso — prosegue Bramati —, ma non basta. La richiesta che è stata fatta alle forze dell’ordine è di un monitoraggio più frequente. Abbiamo sollecitato la polizia di Stato e i vigili di quartiere». Un grido d’aiuto che si alza anche dalle associazioni: disposti a proseguire sì, ma non da soli.
Cosa succederà nel frattempo a Micrô e alle onlus? Il desiderio è portare avanti perlomeno alcuni appuntamenti saltuari, nonostante il bar chiuso. E così domenica si terrà comunque uno spettacolo teatrale per bambini, già previsto. Più avanti, si pensa ad allestire un evento natalizio, per non far dimenticare la cascina durante il periodo invernale. «In questo progetto noi continuiamo a credere fermamente e andremo avanti per farlo crescere» sono le parole con cui i gestori salutano temporaneamente i clienti. Il lavoro sottotraccia di questi mesi punterà a ristabilire le condizioni di sicurezza.
Sara Bettoni (Corriere)

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