Milano 22 Settembre – Sono – parole del Questore di Milano, Marcello Cardona – “concreta fonte di pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini”.
Con queste motivazioni, negli ultimi giorni, il numero uno della polizia milanese ha deciso di sospendere la licenza a cinque locali tra Milano e la provincia, costringendo i titolari a tenere le saracinesche abbassate per sette o quindici giorni.
Chiuso il “Bar Amici” di via D’Agrate
Il primo locale ad essere chiuso, lo scorso 15 settembre, è stato il “Bar Amici” di via Marco D’Agrate, zona Corvetto.
Proprio nel bar, gli uomini della squadra Mobile avevano arrestato un pregiudicato che aveva organizzato un giro di spaccio all’interno del locale. Il “Bar Amici” – che è rimasto chiuso per sette giorni – era già stato “punito” dal Questore in passato per gli stessi motivi.
Chiuso il “Bar Lara” di piazzale Loreto
Saracinesche chiuse, a partire dal 13 settembre e per 15 giorni, anche per il “Bar Lara” di piazzale Loreto.
Il locale era stato teatro – ricostruisce la polizia – di una violenta rissa a bottigliate tra alcuni clienti e dell’arresto di uno spacciatore sorpreso a vendere droga all’interno del bar.
Sotto la stessa gestione – informa la Questore – il “Lara” è stato già quattro volte destinatario di provvedimenti di sospensione della licenza: in un caso, nel febbraio del 2008, il locale era stato chiuso per due mesi.
Chiuso il “Caffè vecchi tempi” di via dei Transiti
Chiusura forzata – a partire dal 16 settembre e per sette giorni – per il “Caffè vecchi tempi” di via dei Transiti, zona viale Monza.
A giustificare la chiusura – spiega la Questura – l’arresto di uno spacciatore sorpreso a vendere droga nel bar.
Chiuso il “Tugurio Club” di Cinisello Balsamo
Licenzia sospesa quindici giorni – a partire dal 19 settembre – per il “Tugurio Club” di via Tranquillo Cremona a Cinisello Balsamo.
Vari gli episodi che hanno spinto il Questore a disporre la chiusura. Il 5 febbraio – ricostruisce la Questura – diversi clienti ubriachi si erano affrontati tra loro, danneggiando un muro esterno del locale. Un mese dopo, all’alba, la polizia aveva identificato sei clienti, tutti con precedenti. E ancora: gli agenti hanno accertato, in più occasioni, l’assenza di “personale preposto – si legge in una nota di via Fatebenefratelli – ad impedire l’ingresso al club a persone sprovviste della necessaria tessera associativa e l’assenza di un registro soci, necessario per verificare se ci fossero soggetti non iscritti al circolo privato”.
In più, il circolo – stando agli accertamenti dei poliziotti – è un locale vero e proprio, con serate tecnicamente “vietate” ma in realtà pubblicizzate con manifesti e sui social. Lo scorso 27 aprile il “Tugurio” era già stato chiuso per trenta giorni per gli stessi motivi.
Chiusa la pizzeria “Jasmine” di Corsico
Dovrà stare chiuso dal 17 al 24 settembre, invece, la pizzeria “Jasmine” di via Monti a Corsico.
I carabinieri, allertati dai cittadini esasperati per i continui schiamazzi notturni, hanno controllato più volte i clienti, trovando sempre persone con precedenti penali.
Inoltre, il 6 agosto scorso la pizzeria era stata teatro di una violenta aggressione, con un uomo che era stato aggredito a pugni e bottigliate da due persone che si trovavano nel locale.
Sigilli anche alle porte del bar “The Flower”, dove il 23 luglio un trentacinquenne di Sesto era stato aggredito – e ridotto in condizioni gravi – da un trentanovenne poi arrestato. (MilanoToday)
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