Milano 23 Settembre – Immaginatevi la scena: siete costretti ad andare all’Ospedale. Non è una bella cosa. Avete due scelte: i mezzi o la macchina. Magari volete essere liberi. Magari i mezzi non vi piacciono. Scegliete la macchina. Solo che qualcosa non funziona. C’è una coda mostruosa. Il traffico è ingorgato- non si respira per lo smog. E non capite. Finalmente, a bordo strada, appare un cartello: Benvenuti nella zona 30 all’ora. E là, finalmente, capite. Capite che il vostro sindaco vi odia. Tanto. Da morire. Senza tregua. Ecco, questo è più o meno il progetto: strangolare i punti accesso alla città. Oltre a Niguarda ci sono anche Corvetto, QT8-Gallaratese, Lorenteggio-Giambellino, via Padova-via Adriano. Tutte zone dove la sinistra chic di Sala non ha proprio fatto exploit. Tutte zone ribelli, con problemi enormi di sicurezza. Che il Sindaco vorrebbe risolvere così. In maniera demenziale. Sala mette un limite di velocità fuori dal mondo solo perché non può erigere muri e mettere ponti levatoi. L’obiettivo è chiudere il ghetto, isolare i cittadini presenti. Chi vorrebbe vivere all’interno di quartieri di fatto non raggiungibili in macchina? Chi, sano di mente, ci aprirebbe un’attività commerciale?
Prendiamo un esempio che conosco bene: via Padova, via Adriano. Dunque, quel tratto è la porta est della città. Si esce dalla tangenziale e si entra all’inferno, con queste modifiche. Via Adriano è una strada stretta alla fine e larga verso Sesto San Giovanni. Quindi sono due porte, in mezzo alle quali si creerebbe un inutile cuscino di morte civile. Per fare cosa? Io ci passo spesso. Le aree pedonali dovrebbero avere qualcosa da vedere e fare, per avere un senso. Il Quartiere è formato soprattutto da gente per bene, seria e produttiva, ma anche assediato dal degrado. Un degrado che non vede l’ora di avere un’aria anemica ed asfittica da conquistare. Senza passaggio di macchine, infatti, spaccio e piccola delinquenza avrebbe campo libero. Si creerebbe coprifuoco. Si ucciderebbe il ricambio generazionale, forzandone uno etnico, con gli Italiani in fuga, il crollo dei valori immobiliare e l’arrivo conseguente di nuove ondate migratorie. Lo scenario si è già visto altrove: arriva l’amministratore intelligente, distrugge un equilibrio precario, uccide il valore immobiliare e la zona crolla. Io vengo da Padova. Voi ve lo ricordate quando l’ex ministro Zanonato, ancora Sindaco, fu costretto a murare una via preda dello spaccio? Ecco, quella situazione si era originata da un’idea urbanistica geniale. Che ha ucciso il valore di una zona prima universitaria.
Per riassumere: Sala fa un favore alla sinistra interna, sacrificando zone trascurabili elettoralmente. E salvando gli amici del giaguaro che vivono in zone, tipo il centro, molto più adatte a queste buffonate. Non vi pare strano? Moltissime città chiudono il centro ed aprono le periferie. Solo noi dobbiamo fare il contrario. Chiedersi cui prodest credo sia obbligatorio.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,