Il profumo della dignità

Le storie di Nene Milano

Milano 24 Settembre – Le rose di seta non hanno profumo, l’abat jour  accesa ad illuminare una piccola stanza disegna ombre malinconiche, il tavolo è preparato per un the d’eccezione: è Natale e Marta e Lena si incontrano per lo scambio degli auguri. La loro amicizia è nata nei banchi di scuola, con l’odore dell’inchiostro, i quaderni con la copertina nera, il grembiule bianco sempre macchiato, tanti anni fa, non ricordano quanti. Marta ha portato quattro paste e Lena sta preparando un the al gelsomino, conservato per le grandi occasioni. Due vite parallele di lavoro, fatica, sacrificio per crescere i figli, per affrontare la povertà del dopoguerra, per curare il marito ammalato. Per vivere una vecchiaia difficile, con pochissimi soldi, una vita di rinunce per sistemare i figli con un lavoro dignitoso, per sentirsi in pace con se stessi, perché tutto il possibile è stato fatto, senza risparmio di energia e d’amore.

Quattro paste, due a testa, con la crema, a cantare la gioia di ritrovarsi, con i ricordi che si accavallano, tristi e lieti, con le immagini sfumate di nostalgia, con il sentimento di un’amicizia forte e vera. Perché tutti gli anni l’incontro di Natale è guardare i giorni lontani nel tempo, ripercorrere fatti ed emozioni e confermare a se stessi che, sì, la vita è quella che è, ma l’abbiamo vissuta con onestà.

Marta con la collana di corallo ad incendiare un viso vivace e simpatico, Lena con la collana di perle ad illuminare un viso austero e fiero e un’ombra di rossetto per festeggiare l’incontro. Con la dignità che è rispetto per se stessi, amore per la verità, lealtà nei rapporti, sincerità nelle intenzioni.

L’Italia è milioni di Marta e Lena che in silenzio si vestono di dignità ogni giorno, che non capiscono questa politica indifferente e lontana, che non sanno reagire all’assenza e all’ipocrisia di una classe politica privilegiata e spesso corrotta, che non sanno neppure gridare i propri diritti.

Conoscono la dignità e, scusate, se vi sembra poco, ma dove sta la dignità dei politici?

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