I cittadini ostaggio di lucciole e trans. Sesso e liti: nessuno interviene

Milano

La vergogna quotidiana. Atti osceni davanti a tutti, ubriachi che gridano, cestini usati come water E sul piazzale la mattina spesso trovo scie di sangue

Milano 27 Settembre –  Viale Fulvio Testi preso d’assalto ogni notte SENZA PIETÀ “PIAZZE” DEL MARCIAPIEDE PRESE IN AFFITTO DA GANG DI PROTETTORI E TRATTA DELLE SCHIAVE DIETRO IL BUSINESS, L’UMANITÀ VIOLATA

IN STRADA un preservativo fuxia contrasta col grigio dell’asfalto. L’ultimo ricordo dell’ennesima notte mercenaria resiste al passaggio delle auto. «Ogni mattina ne raccolgo almeno dieci. A cui si aggiungono vomito ed escrementi da pulire, cartoni di vino da buttare insieme a fazzoletti e cocci». È esasperato Francesco Cappai, addetto alle pulizie dell’area di servizio tra viale Fulvio Testi e via La Farina, zona Bicocca. Per il titolare, Pasquale Simeone, è anche peggio: «Non ne possiamo più».

E NON SONO i soli ad allargare le braccia, in questa zona che tra le 22.30 e le 7 si trasforma prima in vetrina a cielo aperto e poi in alcova per trans e prostitute. Un problema che esiste da anni. Mai risolto. Il distributore di benzina, con autolavaggio affiancato, è uno dei punti privilegiati per appartarsi. «Queste persone si nascondono dietro le pareti dell’autolavaggio o in altri angoli — continua Cappai —. Abbiamo dovuto capovolgere il bidone dell’immondizia, perché veniva usato come fosse un water. E non ci sono solo solo atti osceni e degrado: «Non c’è sicurezza. Di notte scoppiano liti violente tra persone ubriache», continua Simeone, che gestisce l’attività da maggio 2016. «A volte trovo sul piazzale scie di sangue. A novembre una delle nostre telecamere ha ripreso una rissa: nel mucchio, travestiti e due clienti». Le immagini delle telecamere mostrano calci, spintoni, fughe. Una persona che cerca di farsi scudo con un ombrello. «Ho chiesto aiuto alle istituzioni e alle forze dell’ordine, invano…».

PROTESTANO i residenti: «Non si contano le nostre chiamate a polizia e carabinieri. Dobbiamo fare lo slalom tra i preservativi la mattina, mentre portiamo i nostri bambini agli asili e alle scuole», sospira Belina Avalush. E tutto succede a pochi passi dalla parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca. L’assessore alla Sicurezza del Municipio 9 Andrea Pellegrini (Lega Nord) elenca in un documento i luoghi bersagliati dalla prostituzione: piazzale Istria, l’area attorno alla fermata del metro lilla Ca’ Granda, otto punti di viale Fulvio Testi e tre di viale Sarca.

NEI GIORNI SCORSI, l’assessore del Municipio 9 ha scritto al Comune. «Abbiamo ricevuto numerose richieste d’aiuto dai cittadini. Come Municipio proponiamo vengano attivati dei presidi e dei pattugliamenti, magari sostenuti da ordinanze comunali ad hoc». Problemi simili in zona Monte Stella. «Recentemente — denuncia la consigliera comunale Silvia Sardone (Forza Italia) — mi sono recata al PalaBadminton di via Cimabue: gestori e atleti lamentano una situazione di degrado e disagio, in particolare perché alcune strade sono diventate preda della prostituzione con segni evidenti ovunque, anche dove passano giovanissimi».

Marianna Vazzana (Il Giorno)

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