Milano 28 settembre – “Gli esami strumentali, compresa la coronarografia, escludevano la presenza di patologie cardiache con particolare riferimento alle arterie coronarie” nel donatore. E’ quanto scrive in una nota l’ospedale San Raffaele di Milano a proposito della vicenda relativa ai presunti errori nel trapianto di cuore effettuato nel 2016 presso l’ospedale San Camillo di Roma, con donatore proveniente dall’ospedale San Raffaele di Milano.
L’ospedale San Raffaele, nella nota precisa che “il paziente di 48 anni arrivava al San Raffaele in seguito a una sindrome da annegamento e conseguente arresto cardiaco. Per tale ragione veniva immediatamente valutato per escludere l’infarto miocardico come causa dell’evento”. Come da protocollo, prosegue, una volta accertata la morte con criteri neurologici e la non opposizione al prelievo di organi a scopo di trapianto, si è provveduto alla trasmissione delle informazioni cliniche al Centro Nazionale Trapianti. L’ultimo giudizio di idoneità è stato espresso dal chirurgo trapiantatore in sede di prelievo di organo, come previsto dalla procedura nazionale validata dal Centro Nazionale Trapianti.
L’ospedale San Raffaele nella nota sottolinea che, pur rimanendo a disposizione degli organismi di vigilanza e controllo, “non comprende la lettura dei fatti come finora riportati dagli organi di stampa. Auspichiamo che tali interpretazioni non pregiudichino la fiducia nel sistema trapiantologico italiano, limitando le aspettative di migliaia di pazienti italiani in attesa di un organo”..(Askanews)
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