Milano 1 Ottobre – Apre al Mudec “Eravamo cacciatori di teste. Riti, vita e arte delle popolazioni Asmat”, la prima mostra in un museo pubblico italiano dedicata a uno dei popoli più affascinanti della Nuova Guinea. Allestita nello spazio Focus fino all’8 luglio, racconta i mutamenti sociali e culturali avvenuti in seno alla tradizione rituale e artistica delle popolazioni Asmat nel corso del XX secolo, e nasce per valorizzare una parte della collezione permanente solitamente conservata nei depositi del Mudec. L’esposizione presenta una selezione di circa 150 opere provenienti dalla Nuova Guinea appartenenti alla collezione Fardella-Azzaroli (concessa in comodato al museo) e alla Collezione Leigheb-Fiore, acquisita per incrementarne il patrimonio e colmare la lacuna che si era creata più di 70 anni fa a causa dei bombardamenti che colpirono il Castello Sforzesco, allora sede delle Collezioni Etnografiche.
Attraverso sculture, armi, strumenti musicali, oggetti d’uso e rituali, i visitatori potranno approfondire gli aspetti legati alla vita quotidiana di queste popolazioni, conoscerne i complessi rituali e le tradizioni che legano la pratica scultorea alla dimensione spirituale più profonda del popolo Asmat che vive nell’area situata sulla costa sud-occidentale della Nuova Guinea, politicamente appartenente all’Indonesia ma stilisticamente e culturalmente legata al mondo oceanico. La vita rituale degli Asmat è da sempre legata alla pratica scultorea; grazie ai rituali, gli antenati entrano in contatto con i vivi e tornano alla vita attraverso le figure intagliate. L’incontro con i popoli occidentali, avvenuto alla metà del secolo scorso, ha fatto conoscere al mondo questa loro straordinaria abilità artistica e di conseguenza il mondo rituale, caratterizzato anche dalle pratiche del cannibalismo e della caccia alle teste, attirando l’attenzione dei collezionisti d’arte e degli artisti, ma anche di studiosi, antropologi ed etnografi, come il giovane Michael Rockefeller, tragicamente scomparso proprio durante una spedizione tra gli Asmat nel 1961.
A tutt’oggi queste popolazioni continuano ad esercitare grande fascino e a suscitare vivo interesse essendo associati, nell’immaginario collettivo, ad un mondo primigenio e incontaminato: Sebastião Salgado ha scelto di realizzare alcuni scatti del suo recente progetto Genesi proprio tra le popolazioni Asmat, quali testimoni viventi di un perfetto equilibrio tra uomo e natura.
Un documentario e numerose fotografie permetteranno ai visitatori di immergersi nella cultura di una delle popolazioni più affascinanti della Nuova Guinea.
Informazioni www.mudec.it
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.