Milano e Barcellona mai così lontane

Attualità

Milano 2 Ottobre – Il 22 Ottobre Lombardo non avrà nulla a che vedere col primo del mese Catalano. Ieri lo hanno ribadito tutti i leader del Centrodestra, ed in particolare di Forza Italia. Qualsiasi cosa ne pensiate di quel che sta succedendo in quella regione, la nostra non sta chiedendo la stessa cosa. Nemmeno lontanamente. Ed è importante ribadirlo, perché ci sono molte cose in comune tra le due realtà che hanno generato la richiesta. La prima è il residuo fiscale. In sostanza, sia la nostra regione che la loro sono in attivo nei confronti dello Stato. Noi siamo la prima fonte di introiti, loro la terza. Questo punto è vitale da comprendere, altrimenti rischiamo fraintendimenti. In qualsiasi stato, organizzazione o umana attività, ci sarà qualcuno che ci rimette. Almeno fino a quando non metteremo fine al pernicioso principio di redistribuzione della ricchezza, che non altro che un magnificato concetto di furto legale. Solo che, per farlo, dovremmo anche rinunciare allo stato sociale, che poi è solo un termine molto elegante per chiamare una legale ricettazione di massa. Fino a quel momento, la Calabria avrà tutto il diritto di spendere il denaro Lombardo. Quello che possiamo fare noi è chiedere che ne spendano sensibilmente meno. Ci abbiamo provato col federalismo. E con l’unico sistema razionale per tutelarlo, cioè col presidenzialismo. Ma il popolo ha votato contro, nel famoso referendum del 2006. Ovunque, salvo che in Lombardia ed in Veneto. Quindi stavolta ci riproviamo, chiedendo qualcosa di più limitato: più autonomia di spesa dei nostri soldi. La Catalogna, invece, dinnanzi allo stesso problema, propone una soluzione che nessuno stato può tollerare: staccarsi. Se si accettasse il principio che, in costanza di uno stato sociale, chi ci rimette può staccarsi, l’Europa domattina andrebbe in pezzi. Anche perché le microfratture si moltiplicherebbero, finché i costi dell’autonomia non sarebbero così alti da mangiarsi il surplus. Ovviamente, la soluzione più razionale, ovvero cancellare la causa del furto non viene in mente a nessuno.

Soprattutto dalle parti di Barcellona. Perché, al di là dei principi, tutte cose bellissime, c’è la realtà. La Catalogna, come anche la Scozia, al contrario della Lombardia, vogliono la libertà per poter derubare meglio chi produce ed avere più stato sociale. In sostanza, vogliono mangiare di più per dimagrire. Noi chiediamo più autonomia, per tagliare le tasse e ridurre la spesa pubblica. Forse. Spero. Magari mi illudo. In ogni caso l’autonomia nostra è fieramente popolare, liberale e conservatrice. Quella Catalana è un trastullo da centri sociali. Inoltre, la nostra è una pratica Costituzionale. Nonostante i boicottaggi. Che non sono, però, opera dello Stato centrale, ma solo del PD. Lo stesso che in queste ore è in imbarazzo per gli atti di Rajoy. E che qui, per molto, molto meno è riuscito a tentare di impedire l’uso della tessera elettorale. A dimostrazione della grande lungimiranza di un partito che riesce sempre e comunque ad arrivare buon ultimo sulla grande storia.

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