L’appello di tre dirigenti scolastici “Scuole a pezzi, Sala ci ascolti”

Milano

“Le nostre proposte finora ignorate, per questo ci rivolgiamo al primo cittadino” 

Milano 4 Ottobre – «Caro Sindaco, le abbiamo scritto 331 giorni fa per discutere di una serie di gravi problemi di sicurezza, di manutenzione e organizzativi. Non avendo ricevuto risposte torniamo a farlo: troviamo incredibile e avvilente che il nostro sindaco non abbia a cuore la richiesta di tre dirigenti scolastici milanesi che operano quotidianamente su una popolazione di quasi diecimila cittadini». Riprendono in mano carta e penna Alessandro Gullo, Silvia Ferrari ed Enrica Minori, presidi rispettivamente  dell’istituto Allende, del Torricelli e del Varalli.

Alessandro Gullo

LE TRE SCUOLE si trovano all’interno del Centro Puecher, un tempo di proprietà della Provincia di Milano, ora passato di mano alla Città Metropolitana. Oltre tremila studenti arrivano ogni giorno nella cittadella scolastica di via Ulisse Dini ai quali si aggiungono 400 dipendenti che, ad oggi, vengono accolti dalla custode, prossima alla pensione, che apre e chiude i cancelli.

«Di nostra tasca, da anni paghiamo la sorveglianze privata per evitare situazioni spiacevoli che si sono verificate anche in altre scuole, con spacciatori trovati all’interno degli istituti — spiega il preside Gullo —, il primo giorno di scuola sono stati anche fermati davanti all’ingresso due individui con un cane pitbull. L’obiettivo è prevenire, a maggior ragione nelle zone più difficili. Siamo in periferia, a metà fra il Gratosoglio e la Stadera. Non abbiamo avuto problemi finora e gli studenti vengono volentieri, abbiamo sempre agito in via preventiva, stando all’occhio».

E mettendo mano al portafogli: «Spendiamo ottomila euro all’anno a istituto per la vigilanza, ma almeno siamo tranquilli», sospirano i presidi che tengono un report trasparente con tutte le entrate e le uscite. «Mostriamo come vengono spesi i contributi degli alunni, reinvestiamo tutto».

A BREVE però andrà in pensione la custode, «che non verrà sostituita e si creerà un altro problema, per il quale avevamo già avanzato una proposta, ma manca completamente il dialogo. Per questo ci rivolgiamo direttamente al sindaco. Per questo abbiamo scritto, insieme, un’accorata lettera». Prima richiesta di incontro “protocollata” il 25 ottobre dello scorso anno, rinnovata il 4 aprile e adesso, al rientro dalle vacanze. «Le chiediamo — insistono i dirigenti scolastici — nuovamente l’onore di un incontro in modo da poter avere chiaro quale sia l’orientamento politico suo e della Città Metropolitana nei riguardi della nostra attività professionale e sociale».

PER GESTIRE meglio gli ingressi era già stata proposta una soluzione due anni fa: un controllo da remoto, con videocitofono, in modo che ciascuna scuola potesse rispondere e gestire gli ingressi. «Ci dicono sempre che mancano i soldi — continua Gullo, da sette anni al timone dell’istituto Allende —. Addirittura avevamo proposto di farci carico noi della spesa, anche questa volta. Sarebbero serviti circa cinquemila euro a scuola. Ma anche in questo caso nessuno ha mai risposto. Metteteci nella condizione di poter stare tranquilli».

Simona Ballatore (Il Giorno) 

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