Assedio ai Bastioni di Porta Venezia, protesta dei cittadini disperati

Milano

Accampamenti fra le rocce «Addio igiene, decoro e sicurezza » La denuncia del Comitato: scuola materna e 150 bimbi a rischio

Milano 5 Ottobre –« Manca la sicurezza ed è emergenza per sicurezza e decoro» confida la madre di due alunni che frequentano la scuola dell’infanzia comunale “Bastioni di Porta Venezia”, nell’omonima via.  Qui da circa un mese i genitori hanno riunito un «Comitato per la sicurezza» dopo un’escalation di episodi preoccupanti non dentro la scuola, protetta da un sistema di allarme dopo una serie di furti e incursioni, ma nell’area dove sorge: i Giardini Pubblici intitolati ad Indro Montanelli. La materna, che ospita sei classi e circa 150 bambini, è infatti ospitata all’interno del parco, nel Padiglione del calle, edificio risalente al 1863, progettato dall’architetto Giuseppe Balzaretti. La scuola è un fiore all’occhiello dell’offerta didattica cittadina. «Un istituto unico nel suo genere — riferisce la mamma, che è anche residente in zona Porta Venezia e chiede l’anonimato perché ha paura — ma le madri temono di accompagnare i loro figli, dopo essere state seguite dagli stranieri che bivaccano nell’area verde. L’ultimo episodio è successo settimana scorsa. Mi è giunta notizia che si siano verificati casi di palpeggiamento. Le donne sono una “categoria” a rischio in un parco che sorge Gli anfratti delle rocce sono trasformati in rifugi improvvisati che gli operatori dell’Asma poi devono ripulire nel centro di Milano, alle 8 del mattino». Maria Rebughi, residente, conferma di subire «pesanti apprezzamenti» quando corre alle 11 di mattina. «Tengo sempre gli occhi a term. La situazione è così da due anni».

«UN QUADRO inquietante che si aggiunge all’incredibile fatto di luglio quando uno sconosciuto penetrò dentro l’asilo prima dell’uscita dei bimbi. Ad essere messi sotto accusa dai genitori della materna come dagli abitanti del quartiere sono gli immigrati “accampati” nel parco, che di notte si trasforma in dormitorio a cielo aperto».

ENRICO Pluda è presidente dell’associazione Agiamo, Amici Giardini Montanelli, sorta nel 2016 per combattere il «triste abbandono» degli ex giardini pubblici di Porta Venezia. Spiega: «Gli anfratti delle rocce artificiali sono trasformati in rifugi improvvisati che gli operatori dell’Amsa sistematicamente devono ripulire. Anche il padiglione della musica, nato per ospitare bande musicali e dall’acustica perfetta, è diventato un luogo di riposo. Non solo di giorno ma soprattutto di notte. Quando si verificano anche episodi di prostituzione maschile, proprio vicino all’asilo». Il parco dovrebbe essere chiuso ad una certa ora, ma «è facilmente scavalcabile in alcuni tratti — denuncia Pluda —. I bivacchi e gli incontri notturni sono dovuti al fatto che i Giardini non sono né ben illuminati, né videosorvegliati, né mai completamente chiusi al pubblico». Le conseguenze dell’attività dopo il calare delle tenebre sono ravvisabili – purtroppo – il mattino dopo, sotto il profilo igienico sanitario. «Ci sono bisogni e profilattici ovunque. La sporcizia è tale che ormai prolifera una colonia di topi», incalza Pluda. Per impedire l’assedio delle rocce basterebbe «sistemare delle reti» chiarisce. Per la scuola i genitori ritengono che siano non più procrastinabili una serie di interventi: «Chiediamo subito telecamere collegate alla Polizia locale, illuminazione adeguata attorno a tutto il perimetro, vetri antisfondamento alla struttura e una recinzione più alta per impedire le incursioni notturne nel giardino dove giocano i bimbi. E il presidio fisso delle forre dell’ordine dentro il parco».

HANNO DETTO

– I senzatetto qui ci sono sempre stati, non hanno mai dato problemi Situazione peggiorata con l’arrivo degli stranieri

•  Giardini non pericolosi di giorno ma di notte Con i cancelli chiusi diventa un dormitorio Troppo facile scavalcare

Credo che la percezione di insicurezza alla fine non sia reale, qui almeno non ci sono spacciatori Più pericolosa Bologna di

L’area attorno ai giochi è abbastanza tranquilla Io vengo qui ogni giorno e non mi è mai successo nulla

 Non è questione di percezione di insicurezza A Porta Venezia                                                                                                                                                                 nel cuore di Milano                                                                                                                                                                      accadono fatti a dir                                                                                                                                                                    poco inquietanti.

Annamaria Lazzari (Il Giorno)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.