Milano 7 Ottobre – Dal 13 al 16 ottobre si terrà al castello di Belgioioso, Pavia, la ventesima edizione di “Next Vintage”. Vent’anni di tendenze, mode, novità, che hanno reso nel tempo questa manifestazione sempre più importante.
Due epoche contrapposte ma di grande fascino, gli anni ’20 e gli anni ’90, saranno le guide delle ispirazioni e delle ricerche vintage del guardaroba di questo autunno inverno.
Rivoluzione, rinascita e ricostruzione descrivono gli anni ’20, il primo periodo storico in cui le donne si sono espresse in tutti i campi e in particolare nella moda. La libertà delle donne di quel periodo si riflette negli abiti più leggeri, colorati e corti, riducendo al minimo ogni forma di costrizione, come corsetti e bustini.
Gli anni ’90, invece, sono caratterizzati da un mix di stili ispirati allo spettacolo e l’arte.
Sono gli anni in cui si inizia ad usare nella moda il termine vintage per descrivere il concetto di rarità e selezione tra gli indumenti retro.
Oggi è un fenomeno che esce dalla sua dimensione di nicchia per abbracciare sempre di più le tendenze di costume attuale. Per vestire vintage, infatti, basta poco: una maxi borsa rettangolare, un tubino, le ballerine, occhiali grandi e rotondi, gioielli semplici e cappelli sono gli elementi essenziali per creare un look alla moda.
EVENTO COLLATERALE
EMILIO CAVALLINI CALZE
Quando la moda e l’arte diventano un tutt’uno
Emilio Cavallini, stilista visionario, imprenditore rinascimentale e artista affermato con un destino segnato dalla calza. Da un incontro a Londra con Mary Quant decide di vestire le gambe delle donne. Negli anni settanta 1970 ha intuito, in anticipo su tutti, l’esigenza di trasformare le calze in un capo d’abbigliamento fondamentale; nascono i primi collant con disegni bianco nero, a pois, a stelle, con motivi teschi, rigati, con stampe animalier e ogni tipo di rete. I colori flou diventano i suoi riferimenti.
Come primo progetto disegna una calza a righe orizzontali e poi verticali bianche e nere e poi nelle varianti bianche e rosse, e bianche e blu.
Nel 1977-78 decide di realizzare una sua linea di calze a rete con struttura tubolare continua che ebbe enorme successo.
Dopo le calze a righe, passò a produrre le calze con i “pois” e iniziò così a collaborare con le maggiori griffe di moda (Dior, Celine, Balenciaga, Alexander McQueen e Gucci).
Moda e arte hanno sempre caratterizzato la sua ricerca nella produzione delle calze, perché l’arte guarda al futuro, ma nello stesso tempo è un qualcosa che rimane.
Dall’arte attingeva gli spunti necessari per produrre i pattern e le decorazioni per le calze e i collant.
Forme, colori, trame, intarsi erano ispirati dall’arte del passato diventando punto di partenza per le sue creazioni attraverso anche reinterpretazioni di opere d’arte conosciutissime.
Preview: giovedì 12 ottobre dalle ore 15 alle 20
Mostra: dal 13 al 16 ottobre – Orario: continuato dalle ore 10 alle ore 20
Ingresso Biglietto intero: 10 € – Biglietto ridotto 7€ (bambini 6/12, over 60)
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