Milano 9 Ottobre – Per la serata inaugurale della stagione «Serate Musicali», la musica contemporanea incontra la grande tradizione. Questa sera, alle ore 20.30, nella sala Verdi del Conservatorio, la Suite per cantanti e orchestra dall’opera in tre atti «Alter Amy» del giovanissimo compositore Piergiorgio Ratti, classe 1991, ispirata alle vicende della cantante Amy Winehouse e presentata, per l’occasione, sotto forma di Suite, priva di scene, ma con uno sviluppo musicale per quadri.
La seconda parte della serata vedrà il capolavoro di Giovanni Battista Pergolesi “La serva padrona”, in scena l’Orchestra Antonio Vivaldi, sul podio Lorenzo Passerini, coetaneo di Ratti. La rassegna musicale quest’anno strizza l’occhio agli amanti della lirica con il progetto “Andiamo all’opera” che vedrà per tre anni la messa in scena in forma di concerto, ma con luci e costumi, di un’opera di repertorio, una del Verismo italiano e una contemporanea scritta da un autore italiano. La suggestiva composizione “Alter Amy” è composta per tre cantanti, due leggeri ed uno lirico, un attore, alcuni danzatori e vari performers, tra cui un pianista e un writer.
Piergiorgio Ratti la definisce “un’opera totale” anche per la fusione dei vari stili musicali che rivelano la piacevole complessità di scrittura dell’autore. Sul palco quindici strumentisti. «Amy Winehouse è l’esempio eclatante di un essere umano portato all’autodistruzione dalle dinamiche del mondo di oggi, incapace di reagire in maniera costruttiva alla realtà che lo circonda», commenta Ratti. «Amy rappresenta ognuno di noi, individui accomunati dalle necessità primarie dell’uomo e sottoposti a desideri collettivi non riconducibili alla volontà del singolo».
Grazia Lissi (Il Giorno)
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