A Civitanova Marche per quattro giorni ingresso libero per Fido a mostre e pinacoteca. La direttrice: “Ma all’estero è già così”
Pare che il tempo ormai abbia sancito la fine dell’estate e, tra un allerta meteo e uno della protezione civile, chi si è messo in viaggio ieri per tornare a casa ha trovato temporali, grandine e trombe d’aria ad aspettarlo. Il problema di cosa fare quando si è al mare o in montagna e il meteo non è favorevole si acuisce maggiormente per i virtuosi che si sono portati dietro il proprio amico di sempre, quello con coda e quattro zampe. Nonostante battaglie apparentemente vinte e intese tra associazioni animaliste e sindaci, in Italia c’è ancora moltissimo da fare in questo senso, soprattutto per quanto riguarda le spiagge dove vige ancora un eccessivo e immotivato ostracismo per i cani, soprattutto in certe regioni. Lavorare sul territorio per la tutela degli animali, significa semplificare la quotidianità di chi vuole fare un salto in libreria, ma anche entrare in comune con il proprio cane, oppure in posta o su un tram. Tutte cose che si possono fare a Milano, premiata assieme a Reggio Calabria, a Novara e Ferrara dove il cane può vivere con il proprio padrone anche in un ospizio.
Si ha comunque la sensazione che, in generale, la tolleranza per la presenza dei cani sia realmente aumentata. Quando fa brutto tempo ci sono due luoghi in cui il turista si rifugia: i negozi per fare shopping e i musei. Per quanto riguarda i primi posso testimoniare, io stesso, di avere visto sempre più cani al di là delle vetrine e nei centri commerciali, almeno nei corridoi dove si affacciano i negozietti. Quanto poi ai musei e ai luoghi dove andare a vedere gli straordinari reperti antichi e moderni che, il nostro paese purtroppo troppo poco vanta, siamo ancora agli albori, per quanto riguarda la recettività canina. Però, qualcosa si muove, come accade a Civitanova Marche dove la mostra «Tullio Crali. Vertigini e visioni», dedicata a uno dei più noti aeropittori futuristi, e la Pinacoteca Moretti hanno aperto le porte, nell’ultimo week end, agli amici a quattro zampe dalle 18 alle 23, esperienza che verrà ripetuta il 15 e 16 settembre dalle 17 alle 20. Mentre i visitatori pagano due euro, i cani entrano gratis con l’unico vincolo di essere al guinzaglio e di avere un padrone sufficientemente civile da portarsi dietro paletta e sacchetto per pulire gli eventuali residui organici deposti da Fido. Veramente poco, per avere la possibilità di ammirare i paesaggi roteanti di Crali, pittore montenegrino molto ammirato dal Marinetti per le sue opere futuriste dedicate al volo.
L’idea di permettere l’entrata, in certe fasce orarie, anche ai cani è venuta alla direttrice della Pinacoteca, Enrica Bruni, che l’aveva in mente da tempo. «Già altri lo fanno – ha detto all’Ansa – e alla Pinacoteca di Jesi è stato condotto a termine uno studio da cui è emerso che non ci sono effetti bioclimatici. Qualche anno fa a Firenze, è stata fatta un’esperienza analoga che però non ha avuto seguito nonostante numerosi appelli. All’estero poi si può notare la presenza di cani in musei, in Austria, in Danimarca ma soprattutto in Olanda». Dopo avere visto tante persone deluse per dovere rinunciare alla visita o per dovere fare i turni con Fido fuori dalla galleria, la Bruni ha pensato di proporre questa innovativa esperienza, seguendo la sua sensibilità personale nei confronti degli animali. «Non ci sono problemi di sicurezza per le opere – insiste la direttrice – e vogliamo dimostrare che l’arte e il migliore amico dell’uomo possono andare d’accordo». Chapeau.
OSCAR GRAZIOLI
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