Milano 23 Ottobre – “Siamo contenti di essere stati invitati a portare l’esperienza napoletana, di come abbiamo giuridicamente e istituzionalmente valorizzato le esperienze dal basso, con la democrazia partecipativa, con l’autogoverno, l’ autogestione, gli usi civici, le proprietà collettive democratiche”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, al convegno ‘Spazi sociali autogestiti: i modelli per una soluzione’ che si è tenuto oggi al Leoncavallo di Milano.
“Sono beni abbandonati che si rigenerano grazie all’attivismo di quelli che è riduttivo chiamare centri sociali – ha aggiunto de Magistris – perché ormai sono movimenti sociali, sono eventi di popolo, collettività urbane che si mettono insieme e fanno un grande lavoro di riqualificazione”.
“Le nostre delibere – ha concluso – sono state tradotte anche in francese, spagnolo e tedesco. Siamo stati il primo Comune italiano a dare valore giuridico a questi spazi autogestiti. Non c’è solo una tolleranza del sindaco di Napoli che è contro gli sgomberi”.
Napoli è contro molte cose. La legalità, la proprietà pubblica, la regolarità dei conti cittadini. La realtà. Tanto alla fine qualcuno paga. In effetti, tra De Magistris ed i Leoncavallini ci sono un sacco di punti in comuni. E proprio per questo, ai nostri amici, vorrei dare un consiglio fraterno: ascoltate bene il Sindaco. È importante. Perché dimostra in maniera cristallina, perfetta, ideale cosa succeda ad ignorare alcune fondamentali realtà economiche. Napoli sta fallendo. Sta fallendo male. Sta fallendo sulla base dell’idea che sia seduta su una ricchezza che non ha. Per esempio quella immobiliare. D’altronde chi comprerebbe mai da una amministrazione che, se non sei abbastanza veloce, lascia che altri occupino il tuo bene? Sta fallendo perché l’economia non è importante. Perché non si riscuote dalla povera gente. Perché tutto deve essere gratis, se possibile. Perché le cose importanti sono altre. Perché la decrescita felice è una cosa meravigliosa.
Ecco, ascoltatelo bene ragazzi. Perché Napoli sta venendo giù. Tra meno di due mesi potrebbe fallire. E voi non volete fallire, vero? Siete un’impresa dopotutto. Nessuno vi fa credito, non siete mica un Comune del Sud. Quindi dovete pagare i fornitori. I vostri clienti devono pagarvi. Non potete spendere più di quello che avete. Non potete vivere al di sopra dei vostri mezzi. Non potete fare più di quanto i vostri soci vi consentano di fare. Siete un’impresa. E l’unica strada per poter prosperare è il capitalismo. Per fortuna avete Giggino O’ Scugnizzo che vi mostra dove e come non sbagliare!

Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,