Se Formigoni è corrotto, rendete la corruzione obbligatoria

Attualità

Milano 26 Ottobre – La situazione sta evidentemente sfuggendo di mano. Formigoni è stato ancora rinviato a giudizio. Per cosa? Perché sarebbe stato corrotto con vacanze e contanti. Per cosa? Per nulla, visto che il corruttore non avrebbe vinto una sola gara con Regione Lombardia. E, se anche la difesa del Celeste fosse infondata, l’accusa contesta l’acquisto di un macchinario d’eccellenza nella lotta ai tumori. Nel paese dove le siringhe, legalmente, possono arrivare a costare decine di euro. Quindi abbiamo il dovere, morale prima ancora che civile, di alzarci in piedi e dire una grande verità: se la Sanità migliore d’Italia, quella Lombarda, è nata da un sistema corruttivo vasto e ramificato, allora è tempo di rendere obbligatoria la corruzione. Perché, altrimenti, non si spiega come sia possibile che la spesa sanitaria dalle nostre parti, oltre che avere dei livelli altissimi di qualità (vedete qui il punteggio sui LEA, i livelli essenziali di assistenza), ha visto, negli anni della corruzione presunta, scendere costantemente la spesa sanitaria.

E tutto questo mentre altri sistemi sanitari (tipo quello Campano), dove non ci sono indagati di sorta, stanno crollando su se stessi. A tacere di quello Laziale. O di quello Pugliese, dove i tentativi di razionalizzazione ci sono costati due mandati di Vendola ed uno di Emiliano. Tutti amministrati da gente onestissima. Una onestà pura, cristallina. E costosissima. Con risultati, anche in termini di prestazioni, decisamente inferiori a quelli della corrottissima Lombardia. Che, tra l’altro, dopo le dimissioni di Formigoni, non è che sia decollata verso l’infinito ed oltre. Più che altro perché, essendo già un’eccellenza, era difficile riuscirci. E, per quanto ci siano state lodevoli riforme (particolarmente interessante quella di Gallera sui medici di base), si era già al top ed al top si è rimasti. L’unica cosa che non è cambiata è l’accanimento contro chiunque tenti di tenere in piedi il miglior sistema sanitario Italiano.

Salvo paludare con controlli sempre più macchinosi, pesanti e contrari ad ogni principio di buona gestione l’intera macchina. Ormai la PA ha quattro gradi di giudizio, con uno preventivo da parte dell’ANAC, il cui principale risultato è rallentare ogni cosa. Nel tenace ed implacabile tentativo di normalizzare l’eccellenza Lombarda, parificandola all’onestà di altre Regioni. Di certo meno efficienti. Ma del tutto in regola con bolli e scartoffie varie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.