Il tesoro nascosto della Collezione Agrati finalmente svelato ai milanesi

Cultura e spettacolo

Da Warhol e Basquiat a Fontana e Manzoni .Svelati ai cittadini 500 capolavori finora visti solo sui libri

Milano 27 Ottobre -UNA RACCOLTA di capolavori da sempre “negata” al pubblico ma che – è imminente – diventerà finalmente «patrimonio collettivo». Parliamo della straordinaria collezione Agrati, ricchissima di 500 opere fra artisti italiani e americani, da Jean-Michel Basquiat a Roy Lichtenstein a Lucio Fontana e Piero Manzoni. Una sfilata di opere che farà di Milano – nel 2018 – una delle tappe obbligate per il gran tour del turismo culturale. A lanciare un primissimo segnale di nuova apertura sul territorio è stato Giovanni Bazoli. Durante l’inaugurazione della mostra su Caravaggio, a Palazzo Reale, il presidente emerito di Intesa San Paolo aveva spiazzato tutti: «Forse il prossimo anno faremo un annuncio molto importante, una sorpresa che riguarda una collezione d’arte. Sarà un’acquisizione importante a livello mondiale e penso nel 2018 di poter sciogliere questo dubbio che vi lascio». Filtra ancora pochissimo sulla sede che ospiterà la collezione. Per accordi probabiLmente presi al momento della donazione con Intesa San Paolo, troverà alloggio in piazza Scala. Comunque in centro. Né si potrebbe pensare altrimenti. Si andrebbe così ad arricchire l’offerta in «quel chilometro quadrato» che si sviluppa da piazza Scala sino a Palazzo Reale e annovera già il Museo del Novecento e il Duomo. La collezione Agrati fu creata, a partire dal 1968, da due industriali metalmeccanici lombardi che realizzavano viti e bulloni di resistenza, Peppino e Luigi Agrati.

DOPO LA MORTE di Peppino Agrati, che durante i suoi viaggi in America aveva stretto importanti contatti con diversi artisti, il testimone è stato raccolto dal fratello Luigi. Quest’ultimo, insieme alla moglie, ha deciso di cedere il “tesoro” a Intesa San Paolo. Un patrimonio che si è potuto ammirare solo sulle splendide patinate pagine del catologo Electa pubblicato nel 2014, ricco quanto basta ma non abbastanza per soddisfare la curiosità e la sete di «bellezza» di tanti appassionati d’arte. E non solo. Il 2018 sarà l’anno decisivo: a Milano potremo ammirare lavori unici di Andy Warhol, Keith Haring, Robert Rauschenberg e una sfilata di nomi italiani fra i più prestigiosi e amati del mondo. Fontana, Arnaldo Pomodoro, Piero Manzoni, Mario Schifano, Alberto Burri, Fausto Melotti. Non ci resta che attendere.

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