Milano 27 ottobre – È stata una nottata movimentata, quella tra lunedì e martedì, in pieno centro a Milano. L’archivio del 118 registra l’arrivo delle ambulanze all’1.09, al civico 11 di via Andegari, a pochi metri da via Manzoni. L’indirizzo corrisponde al «Mandarin Oriental», uno degli hotel più lussuosi di Milano, cinque stelle con suite che superano i 100 metri quadrati di spazio e i 6/7 mila euro di costo, a notte. C’è stata una lite piuttosto accesa, al «Mandarin», e c’è una donna, marocchina, 34 anni, che ai soccorritori ha raccontato di essere stata violentata e per questo è stata poi trasportata al centro specializzato della clinica Mangiagalli. Quando sono arrivati i poliziotti, e hanno iniziato gli accertamenti, la storia ha assunto però connotati un po’ più confusi.
Perché in camera con la donna c’era un uomo con passaporto degli Emirati Arabi, 60 anni, un imprenditore che da Dubai ha interessi economici in Europa e in mezzo mondo. E che ha fornito una ricostruzione opposta dei fatti. È lui che ha raccontato una versione del tutto diversa, e se pure ha ammesso che era in camera insieme con la ragazza, e che c’è stata una lite, ha negato qualsiasi tipo di aggressione o violenza sessuale, perché in realtà l’incontro tra i due era stato concordato, e per questo era stato anche stabilito un prezzo.
Intorno al compenso per l’incontro, e al tipo di prestazione, sarebbe dunque scoppiata la lite, degenerata perché (è sempre la versione dell’uomo) la ragazza avrebbe fatto richieste diverse rispetto a quanto pattuito, e questo cambiamento sarebbe poi sfociato nella lite e nella chiamata al 112 con una denuncia, appunto, per violenza sessuale (durante la nottata la donna avrebbe anche deciso di consultarsi con un avvocato). Nei prossimi giorni la polizia farà tutti gli accertamenti per definire meglio i contorni della vicenda, verificando i particolari delle due versioni contrapposte e gli esiti degli esami dell’ospedale.(Corriere)
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