
La sfida è stata equilibrata, anche come numero di occasioni, ma in mezzo a questo equilibrio è stata netta la differenza. I bianconeri hanno vinto quasi tutti i duelli individuali e trovato tre punti meritati.
Il Diavolo parte fortissimo, indiavolato, spinto da un San Siro in gran forma pressa alto e aggressivo mettendo alle corde la Juventus nei minuti iniziali. Cuadrado, Lichtsteiner e Rugani faticano dannatamente sugli attacchi di Borini e sui movimenti di Calhanoglu che da largo va a fare la giocata in mezzo al campo, lasciando spazio anche

Cresce la Juve ed ecco che Higuain, servito da Dybala, stoppa e trafigge Donnarumma con un destro fulmineo dal limite. Mezzo metro concesso al Pipita e lui non perdona.
Borini mette in mezzo un pallone al bacio ma Kalinic manca l’appuntamento con il gol sottoporta per una frazione di secondo.
Suso non ha spazio per le solite giocate ma in un paio di occasioni riesce a mettere comunque due palloni al centro che Kalinic non gestisce e un altro che Biglia spara alto dopo l’appoggio del croato.
il giropalla del Milan diventa più lento, Biglia non dà le geometrie che servirebbero e con Suso chiuso nella cella bianconera, i rossoneri provano a giocare sul lato sinistro dove parte un cross di Rodriguez, Calhanoglu spizza di testa mettendo fuori causa Chiellini, Kalinic tutto solo ha la palla del 1-1 ma la spreca colpendo la traversa da due passi anche per l’intervento fondamentale di Buffon.

Il Milan prova a riaprirla con l’intraprendenza di Borini che dal fondo mette una gran palla in mezzo, Kalinic arriva ancora tardi come nel primo tempo e manca di poco un pallone che era solo da spingere in rete. I rossoneri non hanno la forza per l’assalto finale, nemmeno con l’ingresso tardivo di André Silva e la Juventus prova ad addormentare la partita fino al triplice fischio.
Troppi i limiti di questo Milan di inizio stagione.
Nonostante a volte la prestazione ci sia stata, 5 sconfitte in 11 partite di campionato sono seriamente preoccupanti, il Milan non riesce ad avere la meglio su nessuna big, se questa squadra è da quarto posto non lo ha ancora certamente dimostrato e oggi, il quarto posto è un miraggio.
Troppo sotto alle aspettative la resa di alcuni giocatori, ad esempio Biglia e Kalinic. L’argentino che in nazionale sembra un misto tra Modric e Xabi Alonso, con i rossoneri non ha ancora fatto una partita sui suoi livelli e contro la Juve ha giocato la peggior gara da quando è al Milan, il croato non riesce ad essere quel terminale concreto che hanno in squadra tutte le altre grandi della serie A.
Ci sono diverse cose da sistemare ma è soprattutto il gol il problema del Milan. Zero reti segnate nelle ultime quattro partite a San Siro. Sembrerebbe che Montella abbia finalmente scelto la traccia tattica da seguire, il Milan da qualche partita ha un’identità, o almeno un’idea di come stare in campo e cosa fare, ora però l’aeroplanino deve trovare alla svelta la soluzione a questo problema del gol, altrimenti i bulloni con cui Suso e compagni hanno fissato la sua panchina dopo la gara di Verona, rischiano di svitarsi facendola di nuovo traballare.

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