Il terranova Tyson era un ladro di tortellini.
Ho sempre avuto cani ma non ne ho mai comprato uno: o me li regalavano o li trovavo o loro trovavano me. Vivendo in campagna tutti sono sempre stati accolti con gioia e passione. Fra questi trovatelli, uno in particolare mi è rimasto nel cuore: Tyson, un meticcio nero di grossa corporatura, metà terranova e metà chissà cosa. Aveva un aspetto truce e minaccioso ma era dolcissimo e mite. Adorava i bambini e nelle lunghe sere d’estate si accucciava con loro nell’aia e ascoltava attento i loro pettegolezzi. Odiava le recinzioni: non voleva vedere cancelli chiusi o reti che gli sbarrassero il cammino. Decine di buche e crateri deturparono il mio giardino quando Tyson decideva di evadere. Era sempre affamato. Una mattina trovai sui gradini di casa due buste di tortelloni: li cucinai per Tyson che sembrò gradire molto. La mattina seguente trovai un’altra busta e così fu per diversi giorni. Quando però mi fece trovare tortelloni al salmone che prontamente gli cucinai, stette male e vomitò per un giorno intero. Così cambiò registro: la mattina seguente mi fece trovare intatto nella sua confezione azzurra un bel pandoro. La storia andò avanti per giorni fra pandori e panettoni. Non scoprimmo mai dove il cane andasse a rifornirsi e nessuno venne mai a reclamare la merce rubata.
GABRIELLA PIZZAMIGLIO (Libero)
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