L’intelligenza artificiale che scova il cancro prima dei medici

Scienza e Salute

Si chiama AI1 ed è una suite che grazie al machine learning e apprendimento profondo esamina TAC e risonanze magnetiche per scovare in automatico le malattie, o almeno aiutare i radiologi e medici a farlo

Milano 30 Ottobre – Un’intelligenza artificiale che “legge” le TAC e risonanze magnetiche al prezzo di 1 dollaro l’una, che individua in automatico malattie ai polmoni, cuore e fegato ma anche cancro ai polmoni e seno, traumi al cervello e ipertensione. Tutto questo facendo risparmiare tempo ai radiologi e ai medici per le diagnosi.  L’azienda che ha creato tutto questo si chiama Zebra Medical Vision e propone la suite AI1, che grazie al machine learning, all’apprendimento profondo e diversi algoritmi esamina le scansioni per identificare possibili malattie o problemi. I risultati poi vengono passati ai radiologi, permettendo di risparmiare tempo per le fasi successive della cura al malato.

Abbiamo un prodotto che automaticamente legge e analizza dati dalle immagini, da una radiografia e molto altro. AI1 propone una varia suite di servizi a un prezzo basso”, ha dichiarato a Engadget il CEO e fondatore di Zebra-Med, Elad Benjamin. Il sistema può identificare 11 tipi differenti di disturbi e riuscirà a comprenderne altri 6 entro la fine del 2017. Può ad esempio scovare la presenza di calcio coronarico fornendo addirittura le quantità, che se si concentra troppo nelle arterie dei pazienti può provocare anche attacchi di cuore.

Zebra-Med ha sviluppato il suo sistema di apprendimento profondo esaminando milioni di immagini di alta qualità. L’obiettivo è anche quello di garantire assistenza sanitaria a prezzi più accessibili, si parla infatti da tempo di una “democratizzazione” delle cure grazie alla tecnologia.

I risultati scovati dal sistema AI1 sono integrati nel “radiology information systems” (RIS) e nel “picture archive communications systems” (PACS) usato da istituzioni mediche negli USA, UK e in tutto il mondo. Permette ai radiologi di usare facilmente i risultati come parte del lavoro quotidiano. “Un paziente entra in ospedale per un esame, il risultato viene trasmesso a una lista di radiologi. Quando per esempio una TAC viene caricata una particolare scansione da esaminare, il nostro assistente mostra i suoi risultati”, ha dichiarato Benjamin.

Questi risultati sono poi incorporati nel report finale dei radiologi, che vanno poi ai medici che determinano i passi successivi. L’intelligenza artificiale è diventata particolarmente brava a fare delle analisi visive, dato che viene usata in molti sistemi per il riconoscimento facciale, nelle app per smartphone e altri prodotti. Per diventare effettiva, però, AI1 deve analizzare un grosso quantitativo di scansioni, per questo Zebra ha stretto partnership con ospedali per avere accesso ai dati dei pazienti.

La classe media mondiale nel prossimo decennio sarà popolata da altri due miliardi di persone, quindi esami del genere aumenteranno a dismisura. Il risultato è che i radiologi sarebbero invasi da esami da analizzare, qui entra in gioco l’intelligenza artificiale che fa il “lavoro sporco”. Zebra-Med non è di certo la unica a lavorare su questo, IBM da anni sta istruendo Watson per aiutare i medici a prendere decisioni importanti riguardo la salute dei pazienti. “Credo che uno strumento del genere può  essere complementare al lavoro dei radiologi, provvedendo con un secondo paio d’occhi”, conclude Benjamin.

Candido Romano (Corriere Tecnologia)

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