Milano 1 novembre – Nell’ambito del contrasto alla violenza tra le mura domestiche sono 2 gli arresti eseguiti nella serata di ieri dai Carabinieri del Comando Provinciale di Milano in altrettante operazioni di servizio. A Milano, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile sono intervenuti in via Piero della Francesca su richiesta di alcuni condomini che segnalavano una violenta lite in atto tra una 75enne e il figlio 38enne. Giunti sul posto, i militari hanno trovato nel cortile l’uomo, in stato di ubriachezza, che si è dapprima scagliato contro gli operanti e poi ha cercato di lanciarsi dalle scale, venendo immediatamente bloccato. I Carabinieri hanno appurato che il 38enne, scarcerato in mattinata e sottoposto al divieto di avvicinamento alla madre per pregressi maltrattamenti, si era recato a casa della donna per ottenere denaro per l’acquisto di alcolici. Al rifiuto del genitore, il violento si era scagliato contro i mobili dell’appartamento, percuotendo e minacciando di morte la madre. L’arrestato è stato quindi condotto a San Vittore, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Dovrà rispondere, oltre che di maltrattamenti in famiglia, anche di tentata estorsione, inosservanza di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria e resistenza a Pubblico Ufficiale. A Rescaldina, i militari della locale Stazione, coadiuvati dai colleghi della Stazione di Nerviano (MI), sono intervenuti in un appartamento di via Monti, su richiesta dei vicini che segnalavano una lite in famiglia. Giunti sul posto, i Carabinieri hanno raggiunto l’abitazione segnalata, bloccando un operaio 57enne italiano che, ubriaco, aveva colpito la moglie 55enne con pugni al volto, sottraendole 1.000 euro in contanti. Dalle dichiarazioni della vittima è emerso come i comportamenti prevaricatori andassero avanti da tempo e non fossero stati mai denunciati per timore di ritorsioni, e spesso scatenati dal rifiuto della donna a prendere parte a rapporti sessuali promiscui. La vittima è stata visitata presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Legnano, venendo dimessa con una prognosi di 7 giorni per contusioni varie. L’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Busto Arsizio (VA) e dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
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